Bilancio: posizioni trasversali sulla liberalizzazione della cannabis. Non passa
I lavori ripartono dall'emendamento dei Consiglieri Ciavatta, Bucci e Zeppa per un progetto di legge entro l'estate che regolamenti l’uso della Marijuana ad uso ricreativo. Si chiede in via sperimentale la depenalizzazione nel centro storico a cui fare seguire, dopo un anno, un referendum. Matteo Zeppa si sofferma sulle opportunità economiche, ma la proposta divide la stessa opposizione. Si dichiarano favorevoli Iro Belluzzi, Giovanna Cecchetti e Dalibor Riccardi, che si congratula per il coraggio e invita ad abbattere muri, abbandonando bigottismi e abbracciando la modernità. Contrari Pasquale Valentini e Federico Pedini Amati, che dice no all'utilizzo ludico ma si esprime a favore di quello terapeutico. Anche Matteo Ciacci e Marina Lazzarini si soffermano sull'aspetto farmacologico, progetto su cui sta lavorando la Segreteria alla Sanità. Pier Luigi Zanotti ritiene sbagliato affrontare un tema come questo con un emendamento in una finanziaria ma per Elena Tonnini è la sede giusta, perché può garantire introiti da investire nel welfare.
Alessandro Mancini invita a leggere il testo con attenzione “perché contiene – dice - tutte le coordinate per affrontare il tema in maniera seria”. In maggioranza si dice favorevole Jader Tosi, sebbene con qualche riserva. “Non basterà un anno – dice - per mettere a punto una legge e trovare soluzioni ai diversi problemi” mentre Enrico Carattoni, personalmente favorevole, mette in guardia dal rischio di ricadere nello stesso esito della passata Finanziaria, quando si approvarono i matrimoni gay per gli stranieri, emendamento inapplicabile per l'assenza di un quadro normativo chiaro. “Rete ha avuto il merito di squarciare il velo di ipocrisia”, afferma Francesco Mussoni che ritiene giusto parlarne “ma per contrastare il fenomeno”. Insomma, l'argomento divide. Franco Santi rimarca l'importanza di uniformare la legislazione sammarinese a quella italiana dove l'utilizzo della cannabis light è legale da tempo. Il tema della canapa – spiega – è molto ampio e complesso, riguarda la possibilità di coltivazione e sperimentazione sulla pianta. È necessario costruire una normativa che prenda in considerazione questi aspetti. È stato costituito un gruppo di lavoro con questo mandato.
“Santi fa passi per rimanere indietro rispetto al resto del mondo” - commenta Roberto Ciavatta. “Entro giugno dovranno arrivare risorse altrimenti si taglia il welfare. Non cadiamo in falsi moralismi perché quel lusso non possiamo più permettercelo”. Si vota e l'emendamento è respinto con 30 voti contrari, 15 sì e 6 astenuti.
Si torna a parlare di Cassa di Risparmio. Un emendamento del Governo prevede lo stanziamento a fini prudenziali di 10 milioni per ciascuno degli esercizi finanziari 2019 e 2020 e di 22.300.000 per l’esercizio finanziario 2021. La questione ha tenuto banco anche ieri sera, con l'opposizione che incalzava il Governo ad ottenere dagli amministratori di Cassa la previsione di chiusura dell'anno. Oggi la questione torna con la richiesta della Dc di abrogare la parte in cui sono approvate in sede di Variazione al Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2020 le eventuali variazioni straordinarie per l'allineamento al risultato d’esercizio 2019 del bilancio di Cassa di Risparmio approvato dall’Assemblea dei Soci. “E' difficile in questo momento prevedere quello che sarà il risultato economico di Cassa – spiega Eva Guidi- in quanto ente di diritto privato”. La Dc ne chiede l'abrogazione. “E' una delega in bianco – dice Marco Gatti – un atto di fede ad amministratori di Cassa e Congresso di Stato. Ed è in contrasto con le norme del regolamento contabile, dato che il bilancio previsionale deve prevedere uscite, coperture di spesa, stanziamenti. Volontariamente Governo e maggioranza non hanno voluto prevedere le perdite di Cassa che chiuderà al 31 dicembre sicuramente in negativo”. Proprio ieri l'opposizione chiedeva di anticipare ciò che tutti in Aula si aspettano, vale a dire un risultato negativo dell'esercizio 2018 della banca.
Sulle opere strategiche da realizzare il Governo si dice disponibile a concordare l'emendamento della Dc. Rete però dice però basta a liste della spesa sempre più lunghe affidandosi a professionisti di fama internazionale. “Non ce lo possiamo più permettere. Si parta - invita Roberto Ciavatta – con il progetto del campus scolastico di Fonte dell'Ovo su cui siamo tutti d'accordo. E rivolgiamoci a professionisti interni”. Matteo Ciacci concorda su priorità concrete: “Concentriamoci su poche cose, al massimo due e diamole le gambe. Altrimenti raccontiamo il libro dei sogni”. Per Pedini Amati il problema è che non si parte da niente. Inutile parlare dell'universo mondo. Sono passati due anni, a quando la posa della prima pietra?”. Pasquale Valentini precisa che l'emendamento vuole riprendere i progetti dell'anno scorso sui quali c'è già un movimento in essere e aggiungere quelli relativi al piano strategico, come Cava Antica e degli Umbri. "Lo scopo principale è dare continuità alle decisioni prese per evitare di cambiare la lista delle priorità sprecando risorse”. Massimo Andrea Ugolini si sofferma sul parcheggio di Borgo Maggiore, sul quale ci sono stati diversi progetti e sul quale c'è un ulteriore concorso di idee. “Basta spendere risorse pubbliche per progetti che rimangono tali”. Augusto Michelotti spiega che è finita prima fase sul concorso. “La Commissione si è riunita e sono stati scelti i primi 5 progetti che parteciperanno alla seconda fase. Stiamo velocizzando i tempi”.
Il Governo presenta quindi un emendamento per velocizzare gli iter amministrativi relativamente alle sole infrastrutture strategiche, “per semplificare le fasi di progettazione e realizzazione”, spiega Eva Guidi dato che “ci si rende conto che molto spesso gli iter procedurali previsti risentono di lungaggini che ci possiamo permettere”. Entro il 31 gennaio 2019 verranno modificate le norme per abbreviare tempistiche e ridefinire l’iter autorizzativo.
Federico Pedini Amati pensa ad un escamotage per intervenire sul polo della moda. Per l'opposizione si dà al Congresso il potere di decidere unilateralmente cosa definire strategico, permettendogli di intervenire ad personam. “Non diamo soldi ma velocità”, spiega Augusto Michelotti. "La discrezionalità serve a ben altro” e “sarà solo nella stesura della norma” aggiunge Eva Guidi. Ed è bagarre anche sull'emendamento del Governo che delega il Congresso di adottare un decreto delegato entro il 31 gennaio per modifiche al testo unico e alla sanatoria straordinaria, relativamente ai fabbricati realizzati o modificati antecedentemente all’entrata in vigore della Legge. Augusto Michelotti entra nel mirino. L'opposizione chiede di accogliere la proposta della Dc: vecchio regime per i vecchi immobili e nuovo per quelli recenti.
MF