Bilancio: si riparte dall'emendamento per la liberalizzazione della Marijuana

Bilancio: si riparte dall'emendamento per la liberalizzazione della Marijuana.
Cassa di Risparmio e Cannabis legalizzata. Due argomenti lontanissimi fra loro ma che trovano spazio nella discussione notturna sul bilancio.

Il primo tema ha animato dibattiti e acceso scontri. Torna in finanziaria, sulle ali di emendamenti della Dc. Per ripianare perdite del sistema bancario e rafforzare il patrimonio, il Governo ha previsto 10 milioni del 5 Ter. Per Marco Gatti non bastano e chiede lo stanziamento per il 2019 dell’importo di 20 milioni “quale concorso massimo a carico del Bilancio dello Stato per il ripianamento del presunto risultato negativo dell’esercizio di Carisp che chiudera? il 31 dicembre”. Sulla questione si innesca un vivace ma sereno dibattito, che impegna l'Aula per un paio d'ore. Interviene la Dc in blocco. Per Teodoro Lonfernini la parte legata a Carisp è il cuore pulsante del bilancio, Pasquale Valentini ricorda che lo stesso Fondo Monetario chiede la ricapitalizzazione in un breve lasso di tempo. L'emendamento trova l'appoggio delle altre forze di minoranza. “Cosa racconterete al Fondo quando verrà in visita in Repubblica?”, chiede Giancarlo Capicchioni. “Mettiamo a disposizione 20 milioni in caso servissero” – spiega Alessandro Mancini. L'opposizione chiede di anticipare ciò che tutti in Aula si aspettano, vale a dire un risultato negativo dell'esercizio 2018 della banca. Marco Gatti incalza il Governo affinché chieda agli amministratori di Cassa la previsione di chiusura dell'anno, così da modificare l'emendamento, “se non sono in grado di farlo – attacca – vanno mandati a casa”. “A meno che non vogliamo trovarci ad ogni assestamento a variare di decine di milioni”, aggiunge Roberto Ciavatta che rimarca anche l'assenza di un piano aziendale. Anche per Luca Boschi serve un piano credibile, “Cassa deve produrre utili, altrimenti ogni sforzo sarà vano”. Si fa confusione per Roberto Giorgetti fra due piani che dovrebbero rimanere separati: una cosa è il debito acquisito e altro è il risultato della gestione annuale. “Concorrono entrambi al risultato economico ma c'entrano poco l'uno con l'altro”. Ricorda poi che per rendere gestibile il debito, il decreto 5 Ter prevede un percorso nel tempo, che non si esaurisce nel 2019. Sulla proposta della Dc e i 20 milioni “quale concorso massimo”, Giuseppe Morganti storce il naso: “se la perdita fosse più alta significa che lo Stato, socio unico di Cassa, non deve ripianarla?”. Evidenzia dati positivi che fanno ben sperare: “il margine di interesse è quadruplicato nel 2018 e la perdita per quest'anno sarà -35%, molto inferiore rispetto a quella precedente”. Il Segretario alle Finanze precisa che tutti i valori relativi alla contabilità di Cassa sono già presenti nel Bilancio dello Stato, non ci sono poste non valutate. “È stato fatto – spiega – un lungo studio sul trattamento contabile migliore, non ci sono poste poco chiare o non inserite. Ricorda poi che per Carisp vale un discorso diverso, “è ente di diritto privato”. “ Non c'è previsione – aggiunge Giorgetti – perché nasce come azienda privata”. L'emendamento non passa e altri, sempre della Dc, vengono ritirati.

Si passa quindi a quello presentato dai Consiglieri Ciavatta, Bucci e Zeppa per un progetto di legge, entro marzo 2019, che regolamenti l’uso della Marijuana per uso non terapeutico. Si chiede in via sperimentale per il primo anno la depenalizzazione del possesso di marijuana fino a 20 grammi per cittadini sammarinesi maggiorenni e nel centro storico della capitale. “Sfatiamo pure il tabù” – invita Matteo Ciacci, che si sofferma però sul profilo farmacologico, progetto su cui sta lavorando la Segreteria alla Sanità. Anche Marina Lazzarini guarda alla cannabis per uso terapeutico e ad accordi con l'Italia che vanno monitorati. Matteo Zeppa riporta però l'Aula al contenuto dell'emendamento. “Capisco che per qualcuno sia argomento tabù ma è inutile girarci intorno. Non parliamo di Marijuana light”. Per il consigliere di Rete è un discorso economico e di opportunità. Guarda a realtà che con questa scelta hanno implementato la loro economia. Nel caso di San Marino dopo la sperimentazione, il referendum. “Ma non parliamo di Marijuana light – ribadisce – quella ce l'hanno già tutti, è regolamentata. Cerchiamo per una volta di essere l'avamposto di qualcosa”.

MF

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