Bilancio sotto la lente del FMI e al centro del tavolo istituzionale
Osla chiede concretezza e scelte coraggiose, a partire dalla riduzione della spesa pubblica. "Non diamo più tempo alla politica, ne ha avuto a sufficienza"
Dopo il confronto con Fitch ora è il Fondo Monetario a mettere San Marino sotto la lente. Gli esperti di Washington sono arrivati ieri sul Titano per un aggiornamento della situazione economica e finanziaria e preparare la missione dell'Article IV di fine gennaio. Gli incontri tecnici proseguiranno fino a venerdì e coinvolgeranno istituzioni, uffici pubblici, Banca Centrale. Sul tavolo, ancora una volta, riforma previdenziale e iva.
Questa mattina l'incontro con la Segreteria alle Finanze sul bilancio, tema al centro del tavolo istituzionale riunito alla presenza, oggi, della sola politica. Si lavora in via preliminare sul piano organizzativo, per fissare le regole d'ingaggio. La sfida è trovare un punto di equilibrio fra esigenze di un bilancio tecnico ed impegni in prospettiva. Si parte da un accordo, sottoscritto da quasi tutto l'arco parlamentare, su linee di indirizzo programmatico da concertare con forze economiche e sociali: dalla gestione degli npl agli interventi per la piccola impresa; dalle pensioni alle imposte indirette senza effetti inflattivi; dalla lotta all'evasione fiscale al rilancio del comparto turistico, senza tralasciare il memorandum d'intesa con Bankitalia e le misure per la riduzione dello stanziamento all'Iss.
La momentanea esclusione delle forze economiche e sociali non è stata però gradita. Critica anche Osla, che si aspetta condivisione su scelte immediate e future. Il Presidente chiede concretezza, a partire dalla riduzione della spesa pubblica. “Se guardiamo a finanziamenti esteri – spiega Monica Bollini – dobbiamo contare su un bilancio dello Stato presentabile e mettere in campo politiche economiche che ci rendano attrattivi. Senza risorse non si può parlare di rilancio dell'economia”. Osla dice no a nuove tasse e chiede di puntare sull'iniziativa privata perché “l'impresa dà lavoro, crea reddito, e va incentivata”. Da qui l'invito ad un cambio di mentalità, per non vedere l'imprenditore come un nemico. Osla vuole scelte coraggiose. E lancia un ultimatum: “non diamo più tempo alla politica – avverte la Bollini - ne ha avuto già a sufficienza”.