Blocchi stradali: CSU chiede di ridiscutere il progetto
Una lunga sequenza di pratiche di permuta che hanno visto impegnato il Consiglio Grande e Generale nell’esame e la votazione. Per molte di queste, presentate dalla Segreteria al Territorio, era necessario il quorum dei due terzi del consiglio e in alcuni casi non è stato raggiunto. Deciso il posticipo a fine sessione per l’esame dei frustoli, le piccole porzioni di terreno per le quali si è stabilita cioè l’alienazione da parte dello Stato. A Palazzo Pubblico è arrivata anche la richiesta della Centrale Sindacale Unitaria che invita il Governo a non procedere con l’iter legislativo di modifica dell’articolo 240 del codice penale, quello, per intenderci, sui blocchi stradali. I lavori consiliari prevedono infatti la discussione del progetto di legge di iniziativa popolare, ma per la CSU è mancato il confronto necessario e la votazione rappresenterebbe una forzatura. Il rischio, per le organizzazioni sindacali è che il Consiglio si pieghi ai diktat delle associazioni imprenditoriali. La maggioranza però ribadisce la ferma volontà di dare una risposta concreta ad un problema molto sentito. In aula anche la relazione sull’attività dell’Authority sanitaria nell’anno 2005, che si è sviluppata, ha spiegato il Segretario Rossini, su più fronti. Dal processo di autorizzazione delle strutture sanitarie, socio sanitarie e socio educative, al regolamento per l’autorizzazione all’esercizio di tali attività. Dal protocollo per le medicine non convenzionali, alla definizione del Pano Socio Sanitario, lo sviluppo dei rapporti con gli organismi internazionali e con le Aziende Sanitarie italiane. E ancora il riferimento del Segretario al Turismo, Andreoli, sull’utilizzo dei fondi previsti per il rilancio del turismo e del commercio.
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