Bondi, bocciata mozione di sfiducia alla Camera

La mozione di sfiducia al ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi è stata respinta con 314 no, 292 sì e due astensioni. Dopo che è stato proclamato il risultato della votazione, dai banchi della maggioranza si è levato un applauso. I votanti sono stati 606 su 608 presenti. Sfiorata la rissa in Aula tra i finiani Fabio Granata e Nino Lo Presti durante la votazione per un ritardo nel rispondere alla chiamata. I due sono stati divisi dai commessi, Lo Presti ha un altro alterco con il deputato leghista Stefano Allasia che si prende uno schiaffo. Il vicepresidente Maurizio Lupi ha fatto appello alla calma, ma non ha sospeso la seduta, contrariamente a quanto reclamavano dai banchi del Pd. Poco dopo, Lo Presti ed Allasia si sono chiariti: il deputato finiano è andato a chiacchierare con il leghista ai banchi del Carroccio. Il sereno, pare, non dovrebbe essere invece tornato tra Granata e Lo Presti: prima di lasciare l'Emiciclo, Lo Presti ha gridato al suo compagno di partito e corregionale (sono entrambi siciliani): “ti aspetto all'uscita”. Per il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini si è consumato l'ennesimo suicidio politico dell'opposizione.

Sonia Tura

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