Borgo Maggiore: i Comitati Promotori illustreranno le materie referendarie
In appena cinque mesi si è approvato un progetto di legge che stravolge uno dei pilastri cui la nostra Repubblica “welfare” ha sempre cercato di mantenere “intatto” e di “qualità”!
Sono molte le motivazioni che il Comitato ritiene determinanti per l’Abrogazione della Legge sulle Libere Professioni ISS e durante la serata verranno approfonditi ulteriormente.
Innanzitutto la Legge che si vuole abrogare non solo non fornisce regole precise, ma andrà addirittura a complicare la situazione attuale, risultando anche controproducente rispetto alle reali esigenze dell'ISS e dei Cittadini. E’ una legge estremamente generalista, non definisce con precisione le regole di attuazione, non stabilisce regole certe, ma fornisce semplicemente un quadro capace di aprire nuovi spazi e strade per chi ne volesse trarre occasione.
Per gestire nuovi “pazienti”, dovranno essere messe in atto nuove prassi burocratiche per controllare e gestire i vari professionisti con i loro relativi “staff” al seguito. Nuova burocrazia per concedere le opportune autorizzazioni, per garantire gli spazi che saranno messi a disposizione dall’ISS, per incassare quanto dovuto dalle prestazioni effettuate. Nuovi controlli per rendere l’attività privata compatibile con quella pubblica, per impedire eventuali strumentalizzazioni o utilizzi dell’attività professionale privata in funzione sostitutiva del “pubblico”, privilegiando trattamenti di miglior favore in regime di prestazione sanitaria a pagamento. Per tutta questa nuova burocrazia non sono ancora presenti stime dei costi, ma presumibilmente, saranno a carico dello Stato mentre i ricavi a “carico” dei liberi professionisti!
Una critica non è possibile evitarla sulla questione controlli. Nella vicina Italia vi sono statistiche in cui numeri mostrano che uno su due medici viene denunciato per l’attività libero professionale con reati di peculato, concussione, abuso d'ufficio, falsità materiale e truffa aggravata. In generale, indebita percezione di denaro per visite mediche, indirizzamento dei pazienti verso il privato, prestazioni libero-professionali in orario istituzionale, ingiusti profitti a danno del sistema sanitario pubblico. Quindi, la mancanza di controlli è un punto essenziale nell’introduzione di questa attività e difficilmente crediamo che automaticamente, solo perché è stata fatta una nuova Legge, si diventi più efficienti nel controllare gli eventuali abusi.
Infine, non bisogna dimenticare che questo provvedimento di legge crea un precedente, ma soprattutto crea evidenti disparità e sperequazioni tra Cittadini impiegati in Pubblica Amministrazione che, almeno in teoria, dovrebbero avere uguali diritti in base al criterio della incompatibilità. Un impiegato o un salariato statale di qualsiasi livello, non può, a pena di gravi provvedimenti punitivi, svolgere alcun tipo di lavoro o prestazione professionale al di fuori del rapporto di lavoro esclusivo esercitato in nome e per conto della Pubblica Amministrazione.
Vi aspettiamo quindi lunedì 28 aprile per approfondire anche l’ltro importantissimo quesito: il Decreto Fondiss. Un temibile argomento al quale il Governo ha voluto mettere mano... con le problematiche che vi racconteremo. Vi aspettiamo!
Comunicato stampa