Botta e risposta tra federpensionati Csu e Segretario alla sanità
1) Non è forse vero che la fase di "alzata" degli ospiti, al mattino, si prolunga a ridosso dell'ora di pranzo? L' "alzata" degli ospiti al mattino avviene secondo protocolli medico assistenziali che variano a seconda delle condizioni dell'ospite e del suo grado di autosufficienza psicomotoria, che può anche variare nel tempo, è la risposta. Spiace constatare che chi presenta tali domande non conosca queste procedure, dato che proprio in base alle diverse condizioni, può non risultare idoneo "alzare" l'ospite al mattino, che comunque riceve l'assistenza necessaria, compresa la colazione. Attualmente non risultano casi di ritardi come presentati dal sindacato.
2) Non è forse vero che nel turno di notte, ove è in servizio un solo operatore, non si riesce ad erogare prestazioni adeguate alle necessità degli ospiti, che, come dice il nome stesso della struttura, in gran parte non sono autosufficienti? 3) Non è forse vero che a ridosso dei pasti gli incontinenti hanno necessità di essere puliti e cambiati, e che gli operatori - impegnati nell'allestimento del pasto - spesso non riescono a soddisfare questo bisogno primario? Risulta di difficile comprensione, è la risposta, il tenore di entrambe le domande del sindacato in quanto lasciano intendere delle ipotesi di carenza che se accertate andrebbero presentate in ben altre sedi. L'attenzione rivolta nell'assistenza degli ospiti è la massima possibile e viene svolta come da protocolli operativi e letteratura medico-scientifica. Di notte ci sono nuclei con operatori in comune proprio per evitare che in casi di necessità sia solo uno quello disponibile, come previsto dai piani assistenziali in vigore. Inoltre le disposizioni previste nella gestione della RSA La Fiorina prevedono di cambiare e pulire gli ospiti quando necessario, anche prima dei pasti.
4) Non è forse vero che, sempre nel turno di notte, qualora vi sia un solo operatore, in caso di urgenza (o di semplice necessità), l'infermiere del piano di sopra che è deputato ad essere chiamato, in diversi casi non è potuto scendere al piano di sotto a coadiuvare il collega perché oberato di lavoro? Dalle verifiche effettuate – replica il Segretario alla sanità - non risultano riscontri alle affermazioni di impossibilità da parte dell'infermiere di scendere al piano di sotto, durante il turno notturno, in caso di richieste da parte del personale in servizio nel piano terra. Inoltre, come già specificato precedentemente, i piani assistenziali prevedono l'obbligo di intervento degli operatori disponibili e anche le disposizioni di servizio emanate dalla Direzione UOC Assistenza Residenziale Anziani sono chiare al riguardo.
5) Non è forse vero che rispetto al fabbisogno di personale sono stati fatti i calcoli senza tenere conto di tutti i riposi di cui hanno diritto gli operatori? In merito al numero di operatori e personale in servizio alla RSA La Fiorina Santi precisa che la dotazione prevista per legge è stata costruita sulla base di calcoli effettuati e controfirmati anche dalle Organizzazioni Sindacali. Nel calcolo del Fabbisogno di personale sono state ricomprese tutte le caratteristiche del servizio, compresi i riposi in quel momento contemplati dalla legge. Successivamente, come sa bene il sindacato, sono intervenute modifiche normative che hanno introdotto nuovamente ulteriori riposi per il personale impegnato nella presa in cura degli ospiti della casa di riposo, che saranno oggetto di valutazione insieme ai carichi di lavoro in corso di definizione proprio in accordo con il sindacato.
6) Non è forse vero che la mobilizzazione di molti ospiti, atta a prevenire lesioni da decubito (e complicanze derivanti), e la deambulazione e/o attività fisica volta a mantenere l'autosufficienza, laddove esista, spesso non viene fatta da chi è preposto perché manca il tempo necessario? In merito alla "mobilizzazione" e alla deambulazione degli ospiti, l'attività è parte stessa dell'assistenza e viene sempre garantita. Nel caso non venisse svolta, andrebbero attivate tutte le verifiche del caso e avviati, se riscontrati, i relativi provvedimenti di competenza. Attualmente, sottolinea Santi, non risultano segnalazioni che denuncino tali mancanze.
7) Non è forse vero che i lavoratori inquadrati come liberi professionisti e dipendenti del Casale Srl fanno turni di 12-24 ore consecutive? In merito ai turni di lavoro la legge consente che il personale privato possa svolgere un turno straordinario totale di 11 ore con le relative pause. Tale circostanza è stata usufruita, su specifica richiesta dei dipendenti, un paio di volte da un paio di professionisti dipendenti della Società RSA La Fiorina Srl, durante le giornate delle imponenti nevicate di fine febbraio. Santi precisa inoltre che durante quei giorni risultavano 14 assenze per malattia, in particolare a cavallo del fine settimana, con l'ufficio del lavoro chiuso e quindi risultava impossibile richiedere le sostituzioni e gestire diversamente l'emergenza. Si è trattato quindi di una circostanza straordinaria che non rappresenta assolutamente la consuetudine e infatti non è si è mai verificata in questi mesi.
Il sindacato, con le domande, si è fermato qui e scrive di essere disponibile al confronto, soprattutto per risolvere i problemi esistenti, garantire la soddisfazione dei reali bisogni degli anziani ospiti e per mettere il personale in condizione di svolgere al meglio il proprio lavoro, nel rispetto dei propri diritti. La Segreteria di Stato alla sanità invece legge un atteggiamento strumentale da parte delle Federazioni pensionati della CSU come emerge – sottolinea - dal tenore e dalla formulazione delle domande rese "pubbliche" e diffuse ai media. Oltretutto, aggiunge, su tematiche oggetto di contrattazione con le Organizzazioni sindacali e di ulteriori trattative attualmente in corso. Si vuole inoltre stigmatizzare il continuo clima distruttivo, conclude Santi. su una struttura che rappresenta una eccellenza del Paese.
Sonia Tura