Su, C10, Rete:"La legge?Punitiva per i cittadini, superflua per i potenti"

Su, C10, Rete:"La legge?Punitiva per i cittadini, superflua per i potenti".
L’articolo 15 della Legge Qualificata n°1 del 29 Maggio 2013 sul Referendum, regolamenta in maniera inequivocabile quali sono i soggetti che possono e quelli che non possono intervenire all’interno della campagna referendaria. Qualsiasi intromissione di enti o persone non autorizzate espressamente dalla legge, si configura come reato di turbativa ed ingerenza indebita nei comizi elettorali. Le prese di posizione della Segreteria di Stato alla Sanità e alla Sicurezza Sociale attraverso trasmissioni a pagamento (con i soldi di tutti) e l’invio di e-mail ai cittadini con chiare indicazioni di voto, non si configura solo come una caduta di stile dell’attuale Segretario Mussoni, bensì come un vero e proprio reato punibile penalmente.
Riservandoci di adire a possibili vie legali attraverso denuncia penale in tribunale, ricordiamo a chi ricopre cariche importanti all’interno delle istituzioni, che la legge non ammette ignoranza e che semmai dovrebbero essere virtuoso modello di esempio per i cittadini. L’intromissione, all’interno della campagna referendaria, da parte di chi non dovrebbe farlo, è un vezzo che si ripete nel tempo e che i nostri governanti non si sognano certo di evitare pur essendo contro legge; ciò denuncia l’arroganza e la supponenza di chi si crede superiore anche alle norme contenute in leggi da essi stessi approvate.


Comunicato stampa congiunto Sinistra Unita, Civico 10, RETE

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