Cade il veto di Rete sugli ampliamenti di Asa e Alutitan
Il Movimento si compiace col Congresso di Stato per l'accoglimento della "concessione d'uso" al posto della cessione. Dopo 40 anni i terreni torneranno allo Stato.
Trovata la quadra in maggioranza sulle modalità da adottare per consentire ampliamenti all'Asa e alla Alutitan. Non più la cessione ad Asa e Alutitan di terreni pubblici per ampliarsi, ma la concessione temporanea - per un totale di quasi 210mila euro complessivi - del diritto di superficie. Con questa nuova formulazione che prevede il ritorno allo Stato dei terreni dopo 40 anni, comprese anche le eventuali costruzioni che verranno realizzate Rete ha, di fatto, tolto il veto che nella seduta del Consiglio dello scorso 16 luglio aveva indotto il Segretario Canti a ritirare le pratiche portate in aula, con la formula della cessione.
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Il movimento, in una nota, si compiace per l'accoglimento in Congresso di Stato della modalità di concessione d'uso “a dimostrazione che è sempre possibile trovare una posizione comune seppur partendo da esigenze differenti”. La questione pare sia stata anche una di quelle affrontate durante la verifica di maggioranza chiesta da Rete in piena estate. L’incremento delle aziende sammarinesi, che fanno richiesta di terreni pubblici per scopi produttivi o di servizio, deve essere garantito – secondo Rete - ma in presenza dei requisiti di legge chiari e precisi, in grado di contemperare le esigenze dei privati con la tutela territoriale dello Stato. Il movimento preannuncia anche anche alcuni orientamenti sul Piano Regolatore Generale in vista del dibattito e dell'avvio dell'iter in Consiglio attesi entro l'anno: confronto aperto con tutta la cittadinanza per arrivare ad una normativa chiara e univoca, che impedisca interpretazioni e non lasci spazio ai Piani Particolareggiati che ne modificano continuamente la struttura.
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