Cambiano le regole per residenze e permessi di soggiorno ed è di nuovo polemica tra opposizione e Patto
Una tappa fondamentale per i Moderati. Non si possono dimenticare, dicono, le battaglie portate avanti negli scorsi anni, quando le residenze venivano concesse in maniera così abnorme e discrezionale da creare un vero e proprio problema sociale, con costi occulti la cui entità non è mai stata ufficialmente calcolata, con gravi ripercussioni sull’ordine pubblico, e perfino diversi scandali. Una situazione talmente degradata e nebulosa da provocare distorsioni del diritto sia per i cittadini forensi, sia per gli stessi sammarinesi. In questo momento, la riforma di legge chiude un’epoca e ne apre una nuova, sottolineano i Moderati, fatta di certezza del diritto, di regole chiare e trasparenti, di sanzioni molto pesanti per i furbetti che non le volessero rispettare. Si migliora la normativa, incalza l’opposizione, ma resta la discrezionalità in capo al Congresso di Stato. Lo affermano i Ddc che si aspettavano la disponibilità dell’esecutivo a discutere gli emendamenti presentati in Commissione. Inutile chiedere all'opposizione di essere costruttiva e presentare proposte e poi respingerle. L’Esecutivo è in stato confusionale, concludono i Ddc. Le ultime proposte contraddittorie legate agli immobili e residenze testimoniano come un’esperienza di Governo sia ormai al capolinea e in una fase di reale difficoltà del Paese, prevalga l’improvvisazione e le boutade dei singoli.
Sonia Tura
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