Siamo alle ultime battute di una campagna elettorale iniziata, nei fatti, molto prima del 31 ottobre e che non sembra avere appassionato troppo i sammarinesi, stando almeno alla partecipazione registrata agli appuntamenti organizzati dalla politica e dalle istituzioni. E' stato un confronto tutto sommato pacato che, a parte qualche eccezione, si è dedicato alle proposte piuttosto che alle accuse reciproche. I temi affrontati dai programmi sono simili perchè sulle priorità della Repubblica l'intesa è totale. Diverse, ovviamente, le soluzioni proposte. 11 le liste in gara, 3 le coalizioni: Adesso.sm, composta da Repubblica futura, Civico 10 e Sinistra socialista democratica; San Marino prima di tutto che vede il partito dei socialisti e dei democratici, la democrazia cristiana, sammarinesi e partito socialista; Democrazia in movimento con Rete e il movimento Democratico San Marino insieme. Corrono invece da sole la Lista delle persone libere e Rinascita democratica sammarinese. Cambiano le regole di ingaggio: queste saranno le prime elezioni con la preferenza unica in un sistema assolutamente proporzionale. Alla lista o alla coalizione vincente viene assegnato il premio di stabilità. A mezzanotte scatta il silenzio elettorale e, in una nota, la Segreteria di Stato per gli Affari interni spiega che “la ratio di questa regola, osservata in molti Paesi, è che il cittadino possa riflettere serenamente sul voto che sta per esprimere”. Fino alle 20 di domenica prossima, quando chiuderanno i seggi, è vietata qualsiasi attività di propaganda. L'obbligo del silenzio riguarda chiunque e tutte le forme di comunicazione. I mezzi di informazione non possono pubblicare foto, simboli e interventi di liste, coalizioni e candidati. Questo vale per la carta stampata, per radio e tv, nonchè per il web.
Sonia Tura
Sonia Tura
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