Campagna referendaria: continua la querelle giudiziaria

Campagna referendaria: continua la querelle giudiziaria.
I comitati per i “SI” al referendum sul lavoro si sono riuniti a Montegiardino per spiegare alla cittadinanza i motivi che li ha spinti a chiedere l’abrogazione dei contratti di lavoro temporanei e dei contratti di collaborazione a progetto, nonché la reintroduzione di un meccanismo di salvaguardia dei salari.
I rappresentanti hanno spiegato inoltre i motivi che li hanno spinti a chiedere l’intervento della magistratura perché la Csu avrebbe comunicato cifre relative all’inflazione, non corrispondenti ai dati ufficiali. Accusa respinta dalla Centrale Sindacale Unitaria che si riserva di presentare querela per diffamazione. La vicenda è ora nelle mani del Commissario della Legge Alberto Buriani. Un funzionario della programmazione economica e statistica sarebbe stato convocato per maggiori informazioni sul dato contestato tra comitati e Csu. I segretari generali di Csdl e Cdls si sono presentati spontaneamente dal giudice in base alle notizie di stampa, non avendo ricevuto notifiche. Hanno ribadito la veridicità delle loro affermazioni e confidano con serenità nella decisione della magistratura. La decisione del Commissario Buriani è attesa in tempi brevi. C’è da rilevare, comunque, che tutta la questione si fonda su una percentuale che non ha base legale, dal momento che per l’aggiornamento e la rivalutazione dei coefficienti viene utilizzata l’Istat.
Prosegue la campagna referendaria anche sul quarto quesito. A Serravalle si è tenuto il comizio organizzato dal comitato promotore per la riduzione delle preferenze da tre a una. Ribadite le ragioni del “SI” soprattutto l’invito è ad andare a votare domenica prossima. Per moralizzare la politica, fare spazio ai giovani, spezzare le cordate. Il concetto saliente è che ci sono tante cose a vantaggio e non controindicazioni motivate.

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