Capigruppo a confronto sulla riforma del regolamento consiliare che mira a snellire i lavori in aula
Slittato di un paio di mesi, riparte il confronto per una riforma che, disciplinando l’attività istituzionale, deve essere di tutti e registrare la più ampia condivisione. Resta in primo piano il voto palese, che già ha incassato favori ad ampio spettro: “Convergenza verso la sua estensione – dice il capogruppo AP, Roberto Giorgetti – e una limitazione del voto segreto a pochi casi: leggi con contenuti ad alto valore etico, o quando in ballo siano nomine. All’esame altri aspetti come i tempi degli interventi – ora sono di 15 minuti: una riduzione potrebbe dare snellezza ai lavori. Sembra rientrare l’ipotesi di abolizione delle commissioni, quale istituzione che invece consente una prima discussione e dunque scrematura delle proposte di legge. All’attenzione anche orari e tempi delle sessioni consiliari, con convocazioni limitate alla sola mattinata o solo pomeriggio. Modifiche al comma comunicazioni: prevedendo, anche su questo, tempi di intervento e dibattito. Ancora, la proposta di ridurre ad una sola tipologia interpellanze ed interrogazioni. La parola ora passa agli organismi dei singoli partiti, ma l’idea del Patto resta quella di accelerare il confronto, per arrivare al più presto in aula. Nel video le interviste a Paolo Crescentini (Cpogruppo Psrs) e Roberto Giorgetti (Capogruppo Ap)
Annamaria Sirotti
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