Carisp: Dc, Psd e Ps tornano all'attacco di maggioranza e Governo
Quello dell'opposizione non è un fronte compatto, Rete e Mdsi prendono le distanze dalla Dc, ma tutta la minoranza condivide le preoccupazioni su Cassa. Il Psd ironizza su un “presidente che non sarà presidente”, mettendo in evidenza in una nota le contraddizioni di governo e maggioranza” e requisiti di onorabilità non accertati. Sulla stessa linea anche la Dc che si dice esterrefatta dalle scelte del Governo e dalla profonda confusione della Maggioranza. Si minimizza – scrive - l’errore fatto, con grave danno di immagine. Dopo avere sbandierato la volontà di modificare lo statuto di CARISP sui requisiti di onorabilità, si è fatto subito un passo indietro – scrivono da via delle Scalette - sostenendo che la modifica verrà fatta solo dopo l’insediamento del CdA, per confermare proprio Romito come Presidente, anche dopo avere ammesso onestamente di essere parte di un procedimento giudiziario. Il Partito Socialista non ricorda una gestione del Paese tanto sciagurata e rileva che una parte della maggioranza ha già cominciato a lamentare l’autoritarismo dell'esecutivo. Nel mirino anche Banca Centrale. Il Ps annuncia una nota per le organizzazioni sociali, sindacali e politiche sugli aspetti ritenuti più critici; Dc e Psd chiederanno un incontro al Governo. Si avvicinano gli Spring Meetings e c'è chi si chiede che cosa racconterà l'Esecutivo a Washington. Forse che il CdA – domanda il Psd - ha un Presidente a orologeria e che il bilancio sarà approvato sotto una presidenza di passaggio? Si apre ora la partita del prossimo membro nel Consiglio di amministrazione a cui l'opposizione non ha alcun intenzione di rinunciare.
Monica Fabbri
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy