Carisp: su modifiche statuto si attende nulla osta da Bcsm
Nel frattempo la contrarietà sulle nomine sbarca sui social. Marino Albani, presidente Sums, rileva che con il suo piccolo 7,21% di Carisp ha costretto il Governo ad oltre 5 ore di assemblea, verbalizzando una serie di eccezioni, note a verbale e voti contrari, portando argomenti – scrive - forti ed ineccepibili, il più importante dei quali è che la sostituzione del CdA in carica è contrario ai principi di sana e prudente amministrazione della banca, in quanto solleva gli amministratori prima della presentazione del bilancio e del contraddittorio con BCSM sull'AQR. “Li solleva ma non li esenta – precisa Giuseppe Morganti - dato che la gestione dell'attività del 2016 è già conclusa e verrà valutata con oggettività dal nuovo cda composto – ricorda il capogruppo di Ssd - da professionisti abituati a salire su un treno in corsa. “Non vogliamo aprire processi – chiarisce Morganti - ma dare nuova impostazione al futuro”.
Sulle nomine interviene anche Movimento Democratico che definisce il metodo della maggioranza “più vecchio del vecchio”. “Neanche Gabriele Gatti – dice Pedini Amati - avrebbe negato un ruolo alle forze di opposizione in un cda di cosi vitale importanza per lo Stato”. Critica anche la scelta di sei italiani su sette e definisce non esemplari i curricula dei due provenienti da Monte dei Paschi di Siena. Nei botta e risposta a distanza si inserisce anche Repubblica Futura che punzecchia Rete per la sua – scrive - “costante e sostanziale uniformità alle posizioni della Democrazia Cristiana: dalla svendita di Cassa all’affidamento degli NPL a società estere, dai ripetuti attacchi a Banca Centrale al costante silenzio sulla non opportunità che a coprire incarichi dirigenziali in CARISP siano soggetti rinviati a giudizio. Poi, l'affondo: “nella coalizione cui appartiene RETE, le persone che hanno tentato di lanciare una nuova forza politica sotto la guida di Matteo Mularoni, referente ventennale delle banche sammarinesi a cominciare da CARISP, hanno ancora un ruolo significativo nella posizione di grandi suggeritori. Repubblica Futura vuole rinnovare e rilanciare il Paese anche attraverso lo smantellamento di centri del potere che tutelavano interessi privati. L’insediamento di una nuova dirigenza in Carisp – conclude - è parte importante di questo progetto.
Monica Fabbri