Carisp: sul presidente del Cda intervengono Governo e maggioranza. "Si procede in base allo statuto"
Il neo presidente del Cda Nicola Romito ha rimesso il suo mandato nelle mani dell'autorità politica che lo aveva designato. Il Governo - in una nota - fa sapere che nei prossimi giorni verranno valutate le decisioni più opportune. Rimane il fatto che le modifiche agli articoli sull'onorabilità gli impediscono di esercitare il suo ruolo. “Bisogna procedere in base allo statuto – spiega Giuseppe Morganti – che prevede la sospensione”. Adesso.sm entra nel dettaglio dell'articolo, che recita testualmente: “il Consigliere che, a qualsiasi titolo, sia rinviato a giudizio in procedimento penale sia in territorio che all’estero, per reati contro il patrimonio viene automaticamente sospeso dall’esercizio delle funzioni sino alla definizione del processo penale in corso. Tale norma – continua la maggioranza - indica la ferma volontà di riaccreditare il sistema bancario e finanziario sammarinese sulla scena internazionale. L’incidente di percorso non diminuisce la portata del cambiamento impresso al sistema dalle decisioni e dalla determinazione che il governo sta mettendo in atto sul fronte dell’accreditamento del settore bancario e finanziario e del suo rafforzamento”. Rimane il rammarico per non poter contare su una figura professionale come quella di Romito, di altissimo livello. “Vogliamo comunque mantenere i rapporti – dice Morganti - nel caso non emergessero in futuro capi d'imputazione”. Da Governo e maggioranza c'è apprezzamento per la sensibilità istituzionale mostrata da Romito, “ un gesto inedito per la realtà sammarinese – sostiene Celli – soprattutto in ambito bancario e finanziario dove molte figure apicali e dirigenziali di altri istituti di credito colpiti da provvedimenti giudiziari se vogliamo anche più gravi, sono rimasti aggrappati fino all'ultimo momento alla loro poltrona”. La prossima settimana ci sarà l'insediamento formale del cda, dopodiché – spiega Celli – si aprirà il confronto con il Presidente. L'appuntamento con gli Spring Meetings del Fondo Monetario è per il 25 aprile. Il Governo vuole arrivarci con le carte in regola. Nel frattempo il Ps torna alla carica. Si dice preoccupato per l'opacità delle nomine e attende chiarimenti sul rispetto dei requisiti di onorabilità. “L'inesperienza mescolata all'incapacità di alcuni membri dell'esecutivo – attacca – potrebbero arrecare grave pregiudizio al paese e a Cassa, facendo supporre che politici di vecchio corso stiano ancora dettando ordini”. L'opposizione proprio ieri ha dichiarato di non aver rinunciato ad un proprio membro nel cda. “Troveremo le condizioni – assicura Celli – per dare risposta a questa esigenza”. NEL VIDEO L'INTERVISTA INTEGRALE AL SEGRETARIO SIMONE CELLI.
Monica Fabbri
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