CREDITI DETERIORATI

Cartolarizzazione npl: la commissione finanze approva con 10 sì e 3 no

Segretario Gatti: "Si introduce uno strumento che aiuta il sistema bancario a rendere disponibili attività bloccate". Ciacci, Libera: "Un blitz pericoloso. Discrezionalità e nessuna condivisione". Contrasti su garanzia dello stato e "arrenger"

Dieci voti favorevoli e tre contrari. Questo il verdetto della commissione finanze sul progetto di legge per la cartolarizzazione dei crediti delle banche. Un provvedimento tecnicamente molto complesso, rivisto in maniera importante, rispetto alla prima lettura dello scorso mese di febbraio. Durante l’esame, respinti tutti gli emendamenti delle opposizioni ad eccezione di uno di Libera che è stato modificato in accordo con la maggioranza, per poi essere accolto all’unanimità: prevede un riferimento ogni sei mesi in commissione finanze sulle cartolarizzazioni, garantite dallo Stato.
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Le finalità sono quelle di introdurre nel nostro ordinamento – commenta il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gattiuno strumento presente in altri paesi, dalla fine degli anni '90, che aiuta il sistema bancario a rendere disponibili attività che oggi sostanzialmente sono bloccate nei loro patrimoni. E' un progetto di legge che ha avuto un vaglio lungo e molto confronto, soprattutto perché rispetto alla prima lettura abbiamo nettamente migliorato l'assetto normativo che ora recepisce a pieno i tratti più caratteristici ed essenziali degli orientamenti internazionali in materia”.

Un blitz pericoloso – dichiara Matteo Ciacci di Liberaperché riguarda gli interessi dei nostri concittadini e c'è stata poca condivisione. Noi avevamo proposto, innanzitutto di ragionare in via preliminare, con tutti gli attori; volevamo che emergessero i grandi debitori; che il soggetto che valuta i crediti debba essere assolutamente indipendente. Oggi invece chi valuta i crediti delle banche (arrenger, ndr) è scelto dalle banche stesse o addirittura discrezionalmente dal Congresso di Stato. Infine avevamo detto: attenzione alla garanzia dello Stato. E' bene che ci sia un coinvolgimento della commissione finanze e invece anche qui viene attribuita totale discrezionalità al governo. Noi crediamo che servisse maggiore trasparenza, maggiore condivisione e continueremo a fare proposte ma anche battaglie rispetto a questo progetto di legge che non ci piace”.
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