Caso Leon Engineering: il Segretario Belluzzi risponde a Rete
Premettendo che come dichiarato anche dal movimento Civico Rete “ben vengano i piani occupazionali”, la Segreteria di Stato per il Lavoro ha effettivamente sottoscritto nel febbraio 2013 un piano occupazionale con la Leon Engineering S.p.A., un’impresa sammarinese che operava sul territorio già dal 2008.
Solo per trasparenza evidenzio che a differenza di quanto emerso dalla comunicazione pubblica di mercoledì scorso da parte del movimento Civico Rete, i termini del piano occupazionale, come fra l’altro indicato nella nota scritta in risposta ad un’interpellanza dello stesso movimento del 2013, prevedevano le prime assunzioni (6 unità) entro due mesi dalla sottoscrizione dell’accordo, impegno rispettato; una prima parte entro il 2013 e la seconda parte entro il 2014.
Tutto ciò tenuto conto dello stato dell’arte in termini di sviluppo della società che risultava in possesso di propri mercati di riferimento nonché dell’aumento di capitale sociale da parte della Società entro il maggio 2013, e la dichiarazione di un ulteriore interesse ad aumentare il capitale reinvestendo gli utili prodotti.
Purtroppo nonostante risultasse un aumento del trend più che positivo sia in termini di commesse che di volumi di fatturato, e l’assunzione di numero 11 dipendenti a novembre 2013, le cose sono precipitate.
A nulla sono serviti i diversi incontri tenuti con le Organizzazioni Sindacali e l’impegno di tutti alla luce delle dichiarazioni e innumerevoli rassicurazioni dell’Amministratore Unico che preannunciava una ripresa dell’attività produttiva.
Amministratore unico il Sig. Natalini per il quale è stata concessa la residenza dalla pertinente Commissione consiliare Affari Esteri, subordinata al mantenimento dell’investimento e dell’impegno occupazionale indicato.
In merito ai “benefici” previsti per legge, di cui questa impresa ha usufruito, rientrano in un sistema di tutele per l’inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro di determinate categorie di soggetti, giovani – lavoratori licenziati – disoccupati di lunga durata - maggiori di 50 anni, e pertanto nell’obiettivo di incentivare l’occupazione.
Come auspicato da Rete per il recupero dei “benefici” si precisa che la legge prevede che qualora si interrompa il rapporto di lavoro per causa non imputabile al lavoratore, la ditta è tenuta a restituire all’Istituto per la Sicurezza Sociale la somma corrispondente alle indennità ed agli sgravi contributivi di cui abbia beneficiato.
Ribadisco pertanto che dobbiamo prendere atto in questa situazione della “sconfitta del sistema”, ma non accetto venga insinuato che la Segreteria “elargisce sgravi e defiscalizzazioni”, la Segreteria di Stato per il Lavoro ha agito nei termini di legge nell’unico intento di favorire l’occupazione di giovani e meno giovani lavoratori sammarinesi.
Comunicato stampa
Il Segretario di Stato Iro Belluzzi