Caso Targhe: passa in Senato con il Dl Semplificazioni l'emendamento Alfieri
A Roma, un passo importante verso una soluzione La votazione odierna, in Senato, era seguita con interesse anche a San Marino, per ovvi motivi. Nessuna sorpresa, alla fine. Il decreto semplificazioni, è passato con 157 voti favorevoli, 82 no, 1 astenuto. Fondamentale, per velocizzare l'iter di approvazione, il ricorso alla fiducia. Una mossa – quella dell'Esecutivo Conte – peraltro ampiamente prevista, alla vigilia. Via libera, dunque, da Palazzo Madama, al maxi-emendamento che recepisce sostanzialmente le proposte approvate in Commissione.
Fra queste l'ormai noto emendamento del senatore PD Alessandro Alfieri, che consentirebbe di superare l'impasse dovuta al divieto di circolazione per veicoli con targa straniera guidati dai frontalieri: problema che sul Titano aveva originato anche un aspro dibattito politico. “Stiamo cercando di semplificare la vita ai lavoratori dei territori di confine – ha dichiarato soddisfatto, dopo il voto, il firmatario -”. Una volta approvato il provvedimento, “serviranno indicazioni chiare da parte dei Ministeri competenti, ma da un punto di vista normativo abbiamo posto rimedio ad un errore dei decreti di Salvini”.
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Di notevole importanza una modifica, al testo dell'emendamento passato in Senato. La parola “ovvero” - al punto “c”, dell'articolo 16 bis - è stata infatti trasformata in “o”; rendendo chiaro, spiega Alfieri, che la non applicazione delle disposizioni in materia di circolazione di veicoli immatricolati all'estero, riguardi sia i lavoratori dipendenti di aziende di stati confinanti, che soggetti residenti in Italia - come per esempio le “partite Iva” - che prestino un'attività in favore di un'impresa avente sede in uno di questi Paesi. Il cambio di una sola parola, insomma, potrebbe dare una risposta a tutti i dubbi, e timori, espressi in questi giorni da vari cittadini, anche sui social; anche se saranno probabilmente necessarie circolari esplicative. Questa volta, comunque, il traguardo sembra ormai a un passo.
Il prossimo passaggio è alla Camera. Ma c'è l'impegno – sottolinea Alfieri – a non modificare nulla in Commissione ed andare in Aula con lo stesso testo dell'emendamento. Entro venerdì prossimo – prevede – la conversione in legge, con il voto definitivo di Montecitorio.