'La nostra non può che essere una malinconica considerazione'. Così l’ex Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul caso Telekom Serbia, Enzo Trantino, commenta le notizie divulgate ieri in merito ai presunti nuovi sviluppi rilevati dai magistrati torinesi che indagano sulla vicenda. Trantino ricorda l’attenzione della commissione sulla tangente di 30 miliardi di lire, versata al conte Vitali, ma si appella al segreto d’ufficio per gli atti che riguardano i due interrogatori con il conte, che più volte confermò di aver depositato il denaro nella Repubblica di San Marino. “Possiamo solo dire – dichiara l’ex Presidente – che sono in molti ad avversare la ricostruzione della verità. Intuisco – aggiunge - le ragioni, ma non le esplicito. Certo – conclude - il fatto fortemente inquieta”. Trantino ricorda la collaborazione ottenuta dai magistrati sammarinesi e il fitto carteggio. “San Marino – dichiara – se perlustrato a dovere, può dare risultati imprevedibili per fare rileggere questa vicenda”.
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