"Mentre il Governo lavora duramente per recuperare la credibilità del sistema Paese e cerca con le Autorità Italiane una collaborazione accettabile per superare gli effetti negativi della voluntary disclosure, c’è un sistema operante che mira ad eludere Leggi, trovare escamotage e superare anche le comuni regole di buon senso". Così l'Upr che torna sulla vicenda del “presunto orafo” che vende a prezzo d’ingrosso diamanti con pagamenti in contanti. Il punto, sottolinea Upr, non è l’identità della persona e non sono neanche le presunte illustri parentele. Mentre il commercio al dettaglio è in difficoltà ed i provvedimenti del Governo sono un peso per un settore già fortemente provato dalla crisi economica, conclude la nota, emergono realtà che se ne fregano e nel cuore del centro storico, a due passi dai palazzi del potere, operano con un modello che la comunità internazionale, le relazioni bilaterali con l’Italia e la Magistratura hanno stigmatizzato e combattuto con forza.
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