Cda Carisp: le reazioni della politica

Mentre la maggioranza si rallegra, l'opposizione grida forte la sua preoccupazione. In un comunicato congiunto, Dc, Psd e Ps accusano Adesso.sm di aver confermato la tendenza ad agire in maniera autoreferenziale e dispotica, in barba alle elementari regole democratiche. Non solo il governo ha imposto le dimissioni al CDA a meno di un mese dalla sua decadenza naturale – scrivono - ma ha proceduto unilateralmente alla nomina di tutto il nuovo CDA compreso il componente spettante alle opposizioni, una prerogativa che vogliono mantenere. L'esecutivo ha comunicato i requisiti professionali venerdì chiedendo un nome entro il giorno successivo. Peraltro – aggiungono - occorreva conoscere gli altri nominativi per poter indicare una professionalità come richiesto. DC, Psd e Ps notano poi che solo uno è di origine sammarinese. Una scelta – si legge – che metterà in assoluta difficoltà la fase del passaggio di consegne e in particolare l’approvazione del bilancio. Ricordano la delicata partita dei crediti di Delta, che costituiscono la fetta preponderante degli npl di Cassa e che potrebbero essere oggetto di interessi esterni. Anche Rete giudica l'azione del Governo “una forzatura”. “Il bilancio verrà approvato dal nuovo cda destabilizzando un istituto – dice Elena Tonnini - che tutti dicono essere sistemico”. La forma è sostanza, sono stati modificati in fretta e furia gli articoli sui requisiti ma – chiede - da dove provengono queste modifiche? Soprattutto, qual è il disegno su Cassa? Segue il rammarico: “non è stato avviato alcun percorso di condivisione. I profili, semmai, andavano identificati in base agli obiettivi”. Di tutt'altro umore la maggioranza. Tempi troppo stretti? “La volontà politica doveva prevalere – afferma Matteo Ciacci di Civico 10 - si è invece voluto solo contestare”. Riguardo alle nomine, “si è scelto per competenze, capacità e curriculum”. Tutte scuse quelle dell'opposizione, taglia corto Mario Venturini, “la proposta alla minoranza di nominare un suo rappresentante era stata fatta per tempo. Per rilanciare l'istituto servivano esperti ed esperti sono stati trovati. Ci sono anche sammarinesi che garantiscono maggioranza, Governo e Cassa”. Riguardo al bilancio: “non temono di prendere in mano il lavoro di altri e dargli nuovo slancio – commenta Giuseppe Morganti. Spiace che le opposizioni non siano state in grado ancora una volta di tenere il passo con la necessità di un cambiamento veloce. Non solo l'opposizione ma anche la maggioranza si è trovata a dover agire con la necessaria rapidità – aggiunge il capogruppo di SSD, che conclude: “ora ci presenteremo agli Spring Meetings del 25 aprile con tutte le carte in regola”.

Monica Fabbri

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