Il 21esimo squadrone della South African Air Force sganciò su San Marino più di 200 bombe, in quattro ondate successive. Bombe che provocarono la morte di 63 persone. Era il 26 giugno di 60anni fa. I Capi di Stato hanno ricordato quei caduti, deponendo una corona di alloro al cimitero di Montalbo. Un minuto di silenzio, per commemorare una tragedia ancora oggi inspiegabile. Infatti, le accuse che giustificherebbero l’attacco aereo e cioè che sul territorio della Repubblica vi fossero depositi di armi e di munizioni e che vi transitassero truppe tedesche, risultarono del tutto prive di fondamento. Poco prima i rappresentanti dei corpi militari della Repubblica hanno partecipato alla funzione religiosa, a Santa Mustiola, in suffragio dei caduti di quel lontano 1944. Proprio il giorno prima, 25 giugno, era stata istituita la Milizia confinaria composta da 71 uomini comandati da Onofrio Fattori e da Federico Bigi, che aveva come scopo quello di sorvegliare i confini della Repubblica, per controllare il massiccio afflusso di profughi provenienti dalle zone limitrofe e, soprattutto per attestare la sua posizione di Stato neutrale. Ieri la Repubblica ha voluto ricordare quegli uomini. 17 reduci sono stati ricevuti dalla Reggenza. A loro, ieri sera, era dedicato il concerto della banda militare di San Marino che, con il coro e la banda militare della brigata alpina tridentina, hanno voluto ricordare il 60esimo anniversario dei corpi militari sammarinesi. Il concerto in onore delle milizie sarà trasmesso dalla nostra emittente il 30 giugno alle 20 e 05.
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