CGG: a caratterizzare i lavori il forte appello della Reggenza affinché “tacciano subito le armi” in Ucraina
Al via la sessione consiliare di luglio. In Comma Comunicazioni anche Sanità e Giustizia
In apertura di sessione il seguente Messaggio dei Capi di Stato. "Noi Capitani Reggenti, custodi della tradizione millenaria di pace e dialogo della Repubblica di San Marino, rendendoci interpreti della volontà manifestata dai rappresentanti parlamentari del nostro Popolo, non possiamo restare in silenzio di fronte alla guerra che è tornata ad affacciarsi in Europa.
Dinnanzi all’aggressione militare subita dall’Ucraina, alla devastazione del suo territorio, alle decine di migliaia di morti fra cui giovani, donne e bambini, ai milioni di sfollati e di rifugiati che hanno dovuto abbandonare le loro case, esprimiamo la più ferma condanna.
Ci uniamo agli appelli di coloro che non intendono arrendersi alla logica della violenza e alla perversa spirale delle armi.
Per questo, chiediamo a tutte le parti coinvolte di rinunciare all’uso della forza e di riaprire i canali del dialogo e del negoziato affinché nella gestione di questa crisi prevalgano la politica e la diplomazia. Chiediamo che tacciano subito le armi e siano rispettate le norme del diritto internazionale. Che il nostro appello per la pace e il dialogo giunga ai cuori di chi ha nelle proprie mani le sorti della guerra, che cessi ogni atto di violenza, ogni atto di sopruso e di aggressione. Nessuno rimanga indifferente alla guerra, ma lavori con responsabilità per creare le condizioni favorevoli al dialogo e alla pace, nel rispetto del proprio ruolo e con il pieno coinvolgimento delle Istituzioni internazionali".
È stato il momento caratterizzante di questa prima giornata di lavori, cui tutti i consiglieri – successivamente – hanno fatto riferimento, con parole di grande apprezzamento.
A preoccupare l'Aula anche l'impatto economico-sociale del conflitto; che si annuncia pesante nel Vecchio Continente. RF si è focalizzata soprattutto sui temi dolenti dell'approvvigionamento energetico e del caro-vita, presentando anche un OdG. Con proposte definite tuttavia “legittime” ma “superficiali”, dal Segretario Lonfernini, che ha posto l'accento sull'analisi dei numeri e la sostenibilità finanziaria. E poi le possibili ricadute del braccio di ferro sulle sanzioni, cui anche il Titano ha aderito. Dalle fila del Gruppo Misto attenzione allo scenario internazionale, in particolare ai paventati “ripensamenti” della Germania; sollecitata allora condivisione – in Aula - sulle strategie di politica estera. In comma comunicazioni anche temi tradizionalmente caldi come la Giustizia, con le Opposizioni ad insistere nuovamente sul “caso Serenissima”. Querelle sulla quale ha messo un punto il Consiglio Giudiziario, ha replicato il Segretario Ugolini; sottolineando la correttezza dell'operato del Dirigente del Tribunale. Alle critiche riguardanti la lettera del Segretario Ciavatta, ha invece risposto Matteo Zeppa, RETE, rivelando di aver presentato anch'egli, in passato, segnalazioni ad organismi preposti alle indagini; e considerando doveroso agire in tal modo.
Ricorrente inoltre il confronto sulla Sanità; sul quale si è concentrata soprattutto Libera, che ha definito ormai “saltata” la Medicina di base. Immancabili poi i botta e risposta sul robot chirurgico. Dai banchi di NPR un interrogativo riguardante possibili riforme istituzionali, alla luce della prossima missione di monitoraggio del Consiglio d'Europa. Fra i temi trattati anche un dossier “sensibile” per la Maggioranza: il memorandum con Amazon. William Casali ha assicurato come nella DC non manchi sensibilità su questi argomenti. Ma il Segretario Righi ha definito comprensibili le preoccupazioni espresse da Domani Motus Liberi, poiché fino ad ora non si è riusciti a “mettere a terra” un'iniziativa importante per colmare il gap di digitalizzazione del Paese. Dopo il comma comunicazioni i lavori sono proseguiti con i successivi punti all'ordine del giorno. Domani il passaggio forse più significativo di questa sessione: il riferimento del Segretario Beccari sull'Accordo di associazione con l'UE.
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