CGG: al via sessione d'agosto. Opposizioni, con OdG, invocano chiarezza su stato sistema finanziario
Ad aprire il comma comunicazioni Andrea Zafferani. La seduta, ha puntualizzato, è iniziata alle 9.45 perché mancava il numero legale in Maggioranza. Ha parlato di “accanimento terapeutico”, in questa fase politica; di attaccamento alla poltrona. Ricordata allora l'iniziativa presentata nei giorni scorsi da RF “per dare un senso a questo finale di legislatura”; essendo stata recuperata – a suo avviso - la capacità di parlarsi. Il tema è quello delle riforme istituzionali, ritenendo “doveroso” un ammodernamento: sia sul CGG, sia sul Congresso, sia sul controllo dei conti pubblici. Presentato dunque un ordine del giorno ad hoc, nel quale si sollecita l'istituzione di una commissione speciale con il compito di elaborare proposte di legge in merito. Per il resto lascia “perplessi” - ad avviso di Zafferani - l'attuale quadro politico; fra le carenze segnalate un insufficiente sostegno alle fasce deboli della popolazione.
Matteo Ciacci è tornato dal canto suo sulla questione dei numeri della Maggioranza, evidenziando al contempo una serie di problematiche per cittadini ed imprese, come il costo delle utenze. Posto l'accento poi sul “collocamento internazionale” del Titano. A fronte di ciò, ha sottolineato, ci si confronterà in questi giorni su questioni divisive come le residenze fiscali non domiciliate; che secondo Libera potrebbe comportare forti rischi in termini di credibilità. Se volete lo stop del muro contro muro – ha tuonato - c'è la necessità di concentrarsi sulle priorità del Paese: tenuta dei conti pubblici e accordo di associazione. Si è infine soffermato sui rumors di una vendita di Carisp e di parte delle quote di BSM, sollecitando chiarimenti sullo stato del sistema finanziario; da qui un OdG “sottoscritto da tutte le forze di Opposizione”, dove si chiede al Governo di riferire in Commissione in merito alla possibile cessione dei due istituti di credito, all'avanzamento del progetto NPL, e all'avanzamento della riforma dello statuto di BCSM.
Quindi Nicola Renzi, RF, con un duro intervento sulla questione della legittimità del Consiglio Direttivo di Banca Centrale. Il dubbio – ha tuonato – è che l'attuale Presidente di BCSM “sia abusiva”. Ha parlato di “pastrocchio enorme”, andando a ritroso alla seduta del 24 aprile; quando dopo le dimissioni di Giacomo Volpinari venne indicato il nome di Boni e la proposta di rielezione a Presidente di Tomasetti. Ricordata la previsione – per la composizione del Consiglio Direttivo - di una maggioranza di residenti. Nel frattempo sono arrivate anche le dimissioni di Antonella Mularoni, ha sottolineato. Ha poi rivelato di aver chiesto questa mattina, in UdP, di rendere pubblica la documentazione di questa vicenda. Annunciate altre interrogazioni.
Fernando Bindi si è soffermato sulla vicenda giudiziaria che ha coinvolto il Segretario Pedini Amati, e conclusasi a stretto giro con un'archiviazione. Apprezzata la postura della “quasi totalità” del Consiglio; espressa inquietudine, tuttavia, per le dichiarazioni dove si paventavano “mandanti politici”. Giuseppe Maria Morganti, Libera, ha focalizzato inizialmente il proprio intervento sul tema della “settimana corta” per le scuole medie; mostrando apprezzamento per l'innovazione. Per il resto un giudizio piuttosto critico, riguardo l'operato di Governo e Maggioranza in questa fase. Citata la relazione del segretario politico DC Venturini, in occasione della recente Festa dell'Amicizia. Preoccupazione sulla questione dell'indebitamento; “non abbiamo visto alcun provvedimento che riduca la spesa pubblica”. Ha parlato piuttosto di 150 nuove assunzioni nella PA.
Da Iro Belluzzi, Libera, una ricognizione dell'attuale quadro politico; e forte preoccupazione per le vicende di Banca Centrale, e le voci di cessione riguardo Cassa di Risparmio e BSM. Teme a tal proposito vi sia l'interesse di speculatori, che intendano trarre profitto dalle difficoltà del Paese.
Deludente, per Emanuele Santi, RETE, la recente relazione del leader DC Venturini. Teme alleanza “vuote di contenuti”. Il prossimo Esecutivo, auspica, dovrà essere il “Governo della chiarezza”, e basarsi sul pragmatismo. Giudica poi “scandalosa” la legge sui noleggi; e stigmatizza gli articoli dell'Assestamento di Bilancio sulle residenze fiscali non domiciliate. Rossano Fabbri, NPR, vede una strumentalizzazione, delle Opposizioni, sulla questione dei numeri della Maggioranza. Ricordando come in contemporanea con il previsto avvio dei lavori, fosse in corso un Ufficio di Presidenza. E ciò pur riconoscendo l'importanza di alcuni argomenti toccati negli interventi di esponenti di Minoranza. Da BCSM, alla vicenda che ha riguardato il Segretario Pedini Amati.
Preoccupato, dal clima di “muro contro muro”, Pasquale Valentini, PDCS. Ha invocato unità di intenti sui temi strategici, anche alla luce del negoziato in corso con Bruxelles. Ad avviso di Michele Muratori, Libera, “la spinta propulsiva del Governo è terminata già da tempo”, con la fuoriuscita di RETE. Avrebbe auspicato elezioni anticipate, anche per affrontare nelle giuste condizioni un dossier come l'accordo di Associazione con l'UE. Giovanni Zonzini, RETE, ritiene spetti al Governo sciogliere il nodo riguardante BCSM. Poi considerazioni sulla questione del Polo Museale. Rivolgendosi al Segretario Belluzzi ha invitato a riflettere non solo sul “contenitore” ma in primis sulle opere da esporre: “abbiamo un tesoro di arte contemporanea disperso a San Marino”; sollecitato un censimento. Quanto alla “settimana corta” per le scuole medie ritiene opportuno tarare questa decisione sugli obiettivi didattici e non sui desiderata delle famiglie. Da qui un invito alla cautela, per non rischiare in prospettiva un abbassamento del livello culturale delle nuove generazioni.
Pronta la replica del Segretario di Stato; sul Polo Museale ha invitato a riflettere sul progetto in senso lato. “Non si sta pensando al contenitore e basta”; la “valorizzazione del patrimonio che abbiamo è un dato di fatto”. Quanto alla settimana corta scolastica ha sottolineato come si sia partiti proprio da competenze e didattica. Matteo Zeppa, RETE, ha invitato la Maggioranza ad una “analisi di coscienza” in vista della prosecuzione dell'analisi della Variazione al Bilancio. Respinte le accuse della DC al Movimento di “irresponsabilità”, per la fuoriuscita dal Governo. Ha parlato piuttosto del pericolo rappresentato da quelle che definisce “distorsioni”. Dopo la crisi ed il ridimensionamento dei numeri la Maggioranza ha mantenuto un atteggiamento “arrogante”, ha aggiunto Luca Boschi, Libera.
Grazia Zafferani, Gruppo Misto, si è soffermata sulla questione della settimana corta alle scuole medie; apprezzando questa scelta e la sua “funzione sociale”. Una soluzione che aiuta le famiglie, ha ricordato. Ad avviso di Aida Maria Adele Selva, PDCS, è stata una scelta necessitata, la prosecuzione della legislatura, per evitare il rischio di una destabilizzazione nella fase dei negoziati con l'UE. Marco Nicolini ha commentato duramente alcune dichiarazioni di esponenti di Libera. Partito, ha dichiarato, che ha “forti legami” con il fornitore unico di carte di credito in territorio; il cui servizio è stato ancora fortemente criticato dall'esponente indipendente della DC.
Mirko Dolcini, DML, ha ricordato alcuni avvenimenti di queste settimane: come le accuse di uso di sostanze stupefacenti, emerse su un organo di stampa, riguardanti un esponente del Consiglio Grande e Generale. Dobbiamo sempre cercare di essere modelli positivi, ha sottolineato; pur evitando di entrare nel merito della vicenda. Proposti allora test antidroga improvvisi, sui consiglieri, o su base volontaria. Riflessioni anche sull'utilizzo degli autovelox; stigmatizzandone l'utilizzo “per fare cassa”, e non in funzione deterrente. Un'idea è quella di collegare le sanzioni alla dichiarazione dei redditi. Quindi uno dei temi cardine di questo ultimo scampolo di legislatura. Si doveva valutare un referendum sull'Europa, ha ricordato; chiedendo se sia ancora questa l'intenzione del Governo. Dossier, ha sottolineato, che comporta cessione di parte della sovranità, impegni economici.
Quindi l'intervento del Segretario Gian Nicola Berti; sugli autovelox ha ricordato come sulle strade siano aumentati i livelli di insicurezza. Ma vi sono anomalie che vanno corrette, ha riconosciuto. Ragionamenti anche su un equilibrio tra sanzione e gravità della violazione. Toccato anche il tema della composizione di Banca Centrale; con l'accusa alle Opposizioni di voler alimentare polemiche strumentali. Katia Savoretti, RF, è tornata sul tema della Sanità. Dopo il cambio alla Segreteria a suo avviso non si vedono cambiamenti significativi.
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