CGG: all'attenzione dell'Aula, oggi, una serie di decreti legge e decreti delegati
Ieri sera il via libera definitivo al pdl recante modifiche alla Legge sulla cittadinanza, per il quale era stata approvata la procedura d'urgenza. E poi la prima lettura della Variazione al Bilancio di previsione dello Stato; che ha natura prettamente tecnica – ha spiegato il Segretario alle Finanze -, con modifiche limitate, rispetto alle previsioni delle entrate. L'obiettivo è infatti garantire almeno 3 mesi di ampio confronto con le forze politiche, sociali ed economiche; per integrare il testo, in seconda lettura, con eventuali proposte. In base allo schema presentato il volume complessivo del bilancio ammonta ad oltre 1 miliardo e 51 milioni di euro. La nuova rimodulazione delle partite di bilancio prevede circa 622 milioni di spese correnti; quasi 357 milioni la voce relativa al “rimborso di prestiti”. Dall'altra parte si prevedono 427 milioni di entrate tributarie; mentre quelle derivanti dall'accensione di mutui e prestiti ammontano invece a quasi 524 milioni di euro.
Il Segretario di Stato ha poi spiegato come i dati dei primi mesi del 2021 registrino un significativo miglioramento. Quanto alle variazioni degli stanziamenti di bilancio in uscita, è stato rilevato come la gestione dell'esercizio in corso sia stata condizionata da interventi di sanatoria e da spese per risarcimento danni derivanti da cause giudiziarie. Si sta vivendo un momento di ripresa economica “di quasi tutti i settori”, ha affermato Gatti, e questo grazie anche alla massiccia campagna vaccinale, che ha portato ad un allentamento delle misure restrittive anti-covid. E' stato necessario, tuttavia, prorogare anche per l'anno in corso gli interventi straordinari a sostegno di famiglie e imprese.
Esponenti delle Opposizioni hanno chiesto al Segretario alle Finanze cosa intenda fare per ridurre il disavanzo. In apertura di seduta, questa mattina, la ratifica in blocco di 10 fra decreti legge e decreti delegati. E poi l'esame di 7 decreti “scorporati”, essendo stati presentati emendamenti. Si è partiti da quello recante “misure urgenti sul sistema finanziario sammarinese”, che stabilisce il passaggio allo Stato di Banca Nazionale Sammarinese, con la cessione della totalità delle azioni e la copertura della spesa per l'acquisizione tramite emissione di titoli irredimibili.
Ad intervenire, in apertura, il Segretario di Stato alle Finanze; “c'è un rischio rilevante da parte dello Stato”, ha detto Marco Gatti, decisivo – dunque - “ciò che farà BNS in questi anni nella realizzazione dei propri attivi”. Prioritaria, dunque, una riscossione in tempi celeri per contenere i costi di gestione. Nicola Renzi, RF, ha subito precisato come – senza la presenza delle Opposizioni – non si sarebbe raggiunto il numero legale. E poi una domanda: “c'è un direttore generale di Banca Centrale?”. “Il titolo irredimibile è diventato una sorta di panacea di tutti i mali”, ha aggiunto, entrando nel merito del decreto. “Sono tutte operazioni di maquillage che non fanno che minare la nostra credibilità come Paese”. “Se non ci fosse il titolo irredimibile – ha osservato Giovanni Zonzini, RETE - oggi lo Stato, oltre ai 19 milioni di BNS, dovrebbe mettere anche i 23 milioni di euro di quota annuale del 5 ter”. Un “provvedimento dovuto”, quello in ratifica, ad avviso di Francesco Mussoni, PDCS. Questa ratifica – ha aggiunto - ha un tema specifico, BNS, ma dobbiamo aprire un altro cantiere: la semplificazione di tutti i veicoli, la chiusura dello storico. “Non è possibile che certe procedure si allunghino in modo spropositato”.
E poi il Segretario Lonfernini, che innanzitutto si è rivolto alle Opposizioni: “ciò che il collega Gatti sta portando attenzione dell'aula è ciò che voi dovevate fare al momento dell'apertura della crisi di banca Cis”. Bisogna avere il coraggio delle proprie azioni e portarle fino in fondo. “I titoli irredimibili – ha aggiunto - non sono un'invenzione finanziaria di Marco Gatti; in Inghilterra le procedure di emissione di titoli irredimibili risalgono al diciottesimo secolo”. “Anche il Tribunale deve fare la sua parte”, ha tuonato Emanuele Santi, RETE; “vanno fatte ispezioni, accertamenti”, “rispetto a chi ha gestito male questa banca”. “Il prestito irredimebile è diventato un po' il must di questo Governo per ciò che riguarda gli aspetti finanziari”, ha dichiarato Matteo Ciacci, Libera.
Nel 2019 – ha ricordato - era stata prevista una mission precisa per BNS, la gestione degli NPL, peraltro salvaguardando le posizioni occupazionali; in seguito è stata cambiata e ora BNS “si avvia alla morte”. Si è chiesto infine a che punto siano le azioni di responsabilità e le azioni di recupero dei crediti. Mi auguro che quelle azioni siano state condotte dal Commissario, ha detto dal canto suo Iro Belluzzi, NPR. Non possiamo permettere che venga portato via dal Paese neppure un centesimo. Le attuali forze che compongono Libera sono state le principali protagoniste della legge sulle risoluzioni bancarie e tutto ciò che ne consegue, ha detto Michele Muratori. Ad oggi – ha continuato - non si è fatto assolutamente niente per recuperare il maltolto nei confronti dei responsabili del dissesto. Un “artifizio contabile” - secondo Andrea Zafferani, RF - i titoli irredimibili; non ho capito se la maggioranza la ritenga una soluzione strutturale o temporanea. “Non possiamo fare i banchieri per sempre”. L'attuale indebitamento – ha aggiunto - serve a coprire i buchi di bilancio, e questo ci preoccupa. Si apre una partita fondamentale per la gestione di questi attivi, ha detto dal canto suo Michela Pelliccioni, DML; “non possiamo permettere di lasciare porte aperte ad interessi che non siano quelli per il bene del Paese”. Giuseppe Maria Morganti, Libera, ha ricordato all'Aula che si sta trattando una questione delicata: l'acquisizione di un pacchetto azionario da parte dello Stato da BCSM. Lo Stato – ha spiegato - entra direttamente nelle responsabilità gestionali; ma oggi non conosciamo esattamente la situazione di BNS, che è “esplosiva”. Una delle leggerezze che la politica ha compiuto nel cercare di salvare gli istituti di credito che entravano in crisi – ha dichiarato Denise Bronzetti, NPR - ha un neo molto grande: aver concesso crediti d'imposta, sui quali mancano ancor oggi seri controlli. L'attuale decreto – ha continuato - chiude sostanzialmente l'operatività di BNS e la trasforma in tutt'altro. La tempistica poteva essere diversa, ma abbiamo condiviso una serie di informazioni e passaggi in Commissione Finanze. E riguardo al tema dei fondi pensione allocati presso il CIS, Bronzetti ritiene necessario “accendere un focus anche sulla responsabilità del consiglio per la previdenza”. Non abbiamo avuto alcuna notizia circa le azioni di recupero, ha detto con rammarico Eva Guidi, Libera; bisogna affrontare con calma il tema della costruzione del veicolo di recupero degli NPL. Si tratta di un progetto pilastro, non capisco il motivo di questa accelerazione. Sul progetto degli NPL inizieranno dalla prossima settimana i confronti, ha assicurato il Segretario Gatti; ritengo sia un progetto importante, perché le banche – al netto delle azioni esecutive, che mi auguro stiano portando avanti - hanno bisogno di liberare il patrimonio di vigilanza. Quanto al tema degli irredimibili – ha aggiunto - il parere di FMI e agenzie di rating è positivo; non è una stravaganza, è un qualcosa che può essere utile per affrontare situazioni che necessitano di tempo per essere risolte. Questi titoli – ha spiegato - non vengono contabilizzati nel bilancio finanziario perché non c'è movimento finanziario; vengono invece contabilizzati nel bilancio patrimoniale. Quanto alle azioni di responsabilità “sono state avviate tutte, chiaramente sono in Tribunale”, ha concluso. Si è passati poi all'esame degli emendamenti; bocciati quelli di RF. Uno proponeva di abrogare il passaggio relativo alla cessione delle azioni di BNS allo Stato al valore nominale. L'altro prevedeva la soppressione dell'articolo sui “finanziamenti concessi allo Stato”: “una cambiale in bianco”, l'ha definita Nicola Renzi; che poi ha chiesto al Segretario di Stato se gli risulti che siano state erogate ingenti somme a Banca CIS da BCSM, con gli attuali vertici. Via libera, infine, all'intero provvedimento, con 26 favorevoli, 1 contrario e 3 astenuti. Quindi la sospensione dei lavori. Probabilmente l'intera seduta pomeridiana sarà caratterizzata dall'esame e ratifica di decreti: ben 7, infatti, quelli scorporati; e riguardanti in vari casi tematiche legate al Covid.
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