CGG: chiusura di sessione turbolenta. Duro scontro su un'Istanza d'Arengo promossa da UDS
I lavori sono terminati con la votazione di 4 ordini del giorno precedentemente presentati dalle forze di Opposizione. Intesa su quello di Libera in materia di gestione dei rifiuti; bocciati gli altri
Sembravano esservi i presupposti per una placida chiusura di sessione; ma l'esame di un'Istanza d'Arengo promossa da UDS – peraltro su un tema sul quale vi è unità d'intenti, la lotta contro la violenza alle donne – ha portato il caos. Evitare che le denunce finiscano su un binario morto: questo era l'intento; bagarre però sulle modalità. Al centro – infatti - un rapporto del GREVIO, nel quale fra le altre cose si precisava come “professionisti legali” avessero richiamato l'attenzione dell'organismo parlando di 545 casi caduti in prescrizione nel 2017, “molti dei quali” di violenza domestica. In realtà i casi prescritti furono 6, ha tuonato il Segretario Ugolini, citando l'Authority Pari Opportunità; ma non solo: dal 2020 – ha rimarcato - non vi sono più state archiviazioni.
Aspre le prese di posizione dai banchi della Maggioranza. Sottolineato il rischio che le vittime, di fronte ad una simile rappresentazione, rinuncino a procedere. Opposizioni, esponenti del Gruppo Misto e di Motus, si sono piuttosto soffermati sulla necessità di mantenere alta la guardia sul problema. Tensione alle stelle quando le forze governative hanno presentato un OdG, per investire il Tribunale della questione; ed individuare chi eventualmente fornì false informazioni al GREVIO, valutando possibili reati. Uno “schifo”, così un esponente di Libera ha definito l'ordine del giorno; voci di dissenso anche nella compagine di Maggioranza. Dura RF, che in un comunicato punta il dito anche contro il Segretario Ugolini, e giudica “molto grave” chiedere l'identità di chi fornisce informazioni ad organismi internazionali. OdG comunque approvato con 20 voti favorevoli e 15 contrari. Respinta l'Istanza.
Accolta, invece – un po' a sorpresa -, quella successiva, sempre proveniente da UDS citando il report del GREVIO; e anche in questo caso accompagnata da un parere sfavorevole del Segretario alla Giustizia e dell'Authority. In particolare si chiedeva l'attuazione di un piano nazionale contro la violenza alle donne. Che l'esito – questa volta – potesse essere favorevole, lo si è capito dal tenore di alcuni interventi di esponenti di Maggioranza, che pure hanno riconosciuto i significativi passi avanti di questi anni. Approvazione con soli due voti di scarto; potrebbero avere inciso le tante assenze. E' chiaro come tutto ciò abbia monopolizzato i lavori dell'ultima giornata, caratterizzati per il resto dall'avvio dell'iter consiliare della riforma dell'Ordinamento Penitenziario, e dall'ok all'unanimità all'Istanza d'Arengo per una collocazione adeguata, in Centro Storico, della Stele commemorativa dell'Arengo delle Famiglie di persone con disabilità.
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