CONSIGLIO GRANDE E GENERALE

CGG: dibattito costruttivo sulla cittadinanza. Atteso in serata l'ok al pdl presentato dalla Segreteria Interni

CGG: dibattito costruttivo sulla cittadinanza. Atteso in serata l'ok al pdl presentato dalla Segreteria Interni.

Se la giornata di ieri era stata caratterizzata da un confronto a tratti acceso tra Maggioranza ed Opposizione, su un tema tradizionalmente caldo come la Giustizia; nella seduta odierna il dato politico forse più significativo è rappresentato da alcune frizioni in seno alle forze governative. Sensibilità diverse, espresse ad esempio in merito al progetto di legge di RETE sulla salute sessuale e riproduttiva. Ma è stato in occasione dell'esame in prima lettura di un altro progetto di legge - quello sull'imprenditoria giovanile - che l'armonia della Maggioranza è stata messa alla prova. Non era certo passata inosservata la mancata firma di Domani Motus Liberi; mentre i proponenti di PDCS, NPR e RETE hanno anche oggi insistito sulla necessità di dare risposte urgenti, sottolineando peraltro come già da inizio anno fosse iniziato un ampio confronto. Ma tutto ciò è stato interpretato come una “fuga in avanti” dal Segretario Righi, che dopo aver ribadito come il tema sia già oggetto di una revisione complessiva, ha ribadito tutte le proprie perplessità: alcuni aspetti – ha detto - “rendono il testo peggiorativo rispetto a quello precedente”.

Dalle Opposizioni qualche inevitabile stoccata per questi dissidi, oltre ad alcuni rilievi di carattere contenutistico; ma non è mancata, in vari casi, la disponibilità ad offrire il proprio contributo in Commissione. Si è passati poi all'analisi in I lettura del pdl sulle modifiche alla legge quadro in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, risalente al '98. Fra le altre cose si specificano gli accertamenti finalizzati alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzioni di sostanze stupefacenti; oltre a norme per la protezione dei lavoratori dai rischi delle attività che comportano l'uso di attrezzature munite di videoterminali.

“Si tratta di un progetto di legge – ha precisato il Segretario alla Sanità - necessario per aggiornare le deleghe, tutte scadute nel frattempo”, “il mondo del lavoro è cambiato”. Roberto Ciavatta ha ricordato poi come si siano fatti confronti con le parti sociali ed economiche sul contenuto dei decreti delegati. “E' un settore sul quale non bisogna mai abbassare la guardia”, ha detto Eva Guidi, Libera. “Mi aspettavo qualcosa in più da questo progetto di legge”, ha detto dal canto suo Gian Nicola Berti, NPR, che ha ricordato l'impatto della pandemia sul mondo del lavoro. Non possiamo limitarci a dire che la responsabilità è del datore di lavoro, ha osservato. “O riusciamo a prevenire il covid o la battaglia sarà persa”. Da qui la richiesta di appositi confronti tra Segreterie alla Sanità e al Lavoro.

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Si è passati poi al pdl recante modifiche alla Legge sulla cittadinanza; per rispondere ad annose questioni dibattute dalla Consulta dei sammarinesi all'estero e complicate dalla pandemia. L'impianto normativo, fra le altre cose, mira a rimuovere ogni residua discriminazione, in materia, basata sul genere. Innanzitutto riconoscendo la possibilità di assumere la cittadinanza del Titano anche ai figli di cittadina sammarinese per origine, divenuta forense a seguito di matrimonio contratto con cittadino straniero. Un'altra modifica garantisce la trasmissione della cittadinanza per via materna anche nel caso in cui la discendenza sia interrotta da un decesso. Approvata dall'Aula la procedura d'urgenza. E questo – ha spiegato il Segretario Tonnini – per non vedere spirare i termini della sanatoria per le richieste di assunzione o riassunzione di cittadinanza; in tanti casi, infatti – anche a causa dell'emergenza sanitaria -, non si è riusciti a rispettare la scadenza prevista.

Senza il voto delle Opposizioni la procedura d'urgenza non sarebbe passata, ha sottolineato Nicola Renzi. Ha poi parlato di un “aggravio forte della burocrazia” per le procedure di espletamento delle pratiche di sanatoria, sottolineando come la proposta di RF sia invece quella di fissare la scadenza effettiva ad agosto 2022. Michele Muratori, Libera, ha parlato di un provvedimento migliorativo della situazione; ma definisce una forzatura dover rinunciare alla cittadinanza d'origine per quella sammarinese. L'invito è allora quello di lavorare per un nuovo impianto di legge. Questo pdl pone termine ad una discriminazione nei confronti delle donne che dura da troppo tempo, ha rimarcato Matteo Zeppa, RETE. Mi auguro – ha dichiarato Denise Bronzetti, NPR - che questo pdl possa essere l'inizio di un altro percorso, cercando di completare questa delicatissima materia. Noto che anche la Maggioranza, e non solo l'Opposizione, viene coinvolta poco su certe tematiche, ha osservato Marica Montemaggi, Libera; pur dichiarandosi favorevole ad alcune proposte.

E poi un nuovo intervento del Segretario Tonnini, che ha ricordato – riferendosi alla sanatoria - come la formula di una prima domanda da presentare entro la fine di ottobre, per dare poi 2 anni di tempo per completare la pratica, vada incontro alla volontà del Governo di mettere un termine preciso alla presentazione della sanatoria. Questa legge – ha aggiunto - non esclude la possibilità di ampliare dei ragionamenti sul tema della cittadinanza; è necessario un confronto allargato a tutti i gruppi. In questo caso, tuttavia, si va ad intervenire in modo circostanziato – ha precisato -, con riferimento a precise casistiche.

Si è passati quindi alla votazione dell'articolato. Dello stesso tenore gli emendamenti delle Opposizioni, ad avviso delle quali il doppio passaggio previsto per la sanatoria – presentazione anche per via telematica entro fine ottobre, e termine per il completamento della pratica fissato al 30 giugno 2023 -, complicherebbe le procedure con un aggravio della burocrazia. Da qui la richiesta di un termine unico: 30 giugno 2023 per Libera; scadenza slittata di un anno – rispetto alla norma attualmente in vigore - per RF. Il Segretario Elena Tonnini ha mostrato apprezzamento per il contributo delle Opposizioni, ma ha sottolineato ancora una volta le difficoltà, già segnalate dalla Consulta, per una “presentazione fisica” della domanda. Disponibilità, comunque, a ragionare su elementi procedurali, senza andare a modificare la legge. Da Nicola Renzi l'invito a fare “almeno uno sforzo” per posticipare il termine della domanda di “almeno due mesi”. Entrambi gli emendamenti sono stati comunque respinti.

Un ulteriore emendamento – questa volta aggiuntivo -, presentato da Libera, propone di abrogare il passaggio della Legge del 2019 – in tema naturalizzazioni – relativo alla rinuncia della cittadinanza d'origine. Dal Segretario Tonnini la proposta di bocciare l'emendamento “per affrontare il tema nei dovuti termini e nei dovuti modi”. Da qui l'impegno - come Segreteria – di promuovere a breve un confronto con tutti i gruppi consiliari sulla norma sulle naturalizzazioni. Quello che richiede Libera è un principio da condividere, ma va fatto nell'ambito di una normativa più complessa, ha sottolineato Mirko Dolcini, DML. “E' un tema molto pesante ed estremamente delicato” - ha detto dal canto suo Nicola Renzi -, “il principio sul quale si discute è quello che un'unica cittadinanza sammarinese possa creare un sentimento di appartenenza più forte”. “A titolo personale sono convinto che delle riflessioni debbano essere fatte”.

Da qui la proposta di attendere ancora per analizzare gli effetti della normativa vigente, e poi maturare una riflessione complessiva sulla cittadinanza. “E' una questione da affrontare e può essere questa l'occasione”, ha affermato Marica Montemaggi, Libera. La mediazione raggiunta nel corso della precedente legislatura, a suo avviso, non è definitiva. L'impegno preso dal Segretario Tonnini – ha detto - “lo apprezzo, ma è molto vago”. E' un tema che da diverso tempo occupa il dibattito, ha osservato Alessandro Mancini, NPR; vi è la necessità di colmare questa lacuna “nella massima condivisione”. Questo emendamento porta un'ulteriore innovazione in merito all'acquisizione della cittadinanza sammarinese, ha affermato Manuel Ciavatta, PDCS; che ha sottolineato come nell'ambito del Partito sia in corso un'evoluzione su questo tema. Non opportuno, tuttavia, a suo avviso trattarlo con queste modalità; necessario dunque aprire il dibattito fra le forze politiche. Non c'è grande necessità di chiarimenti, ha affermato Rossano Fabbri, MIS, oggi c'è la necessità per quest'Aula di indicare la volontà politica.

L'emendamento è stato infine respinto con 24 voti contrari e 6 favorevoli. La seduta è stata quindi sospesa; si riprenderà alle 21 con la votazione dell'ultimo articolo del pdl. A seguire l'esame in prima lettura del progetto di legge sulla variazione al Bilancio di Previsione dello Stato.

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