CGG: lavori ripresi nel pomeriggio con il dibattito sul nuovo PRG. Approvato odg di Maggioranza

CGG: lavori ripresi nel pomeriggio con il dibattito sul nuovo PRG. Approvato odg di Maggioranza.

Proseguito nel pomeriggio l'articolato dibattito sul nuovo Piano Regolatore, dopo la relazione del Segretario Canti. Secondo Alessandro Mancini, NPR, i piani particolareggiati sono stati la parte più distorsiva del precedente PRG. Le mie critiche – ha detto - vanno a quello che è mancato; perché quanto è stato fatto a partire dal 2015 è tutto condivisibile. Nella scorsa legislatura il contrasto con il Segretario Michelotti era evidente, ha aggiunto; errata – ad avviso di Mancini – la scelta di procedere con un testo unico in materia edilizia senza un nuovo Piano regolatore. Ha poi ampliato lo sguardo alle riforme strutturali.

Ha poi preso la parola Oscar Mina, PDCS, soffermandosi inizialmente sul pdl in seconda lettura che va a modificare il precedente PRG. Quanto al nuovo Piano regolatore ha sottolineato come il progetto Boeri sia una base di lavoro; da integrare però, tenendo conto di quanto accaduto in questi anni e degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 ONU.

Eva Guidi, LIBERA, ha sottolineato come dibattere del piano regolatore generale significhi parlare del più importante strumento di programmazione economica e sociale del nostro territorio. Dagli interventi è emersa una preoccupazione comune: occorre una visione, dopo “lo scempio degli ultimi 30-40 anni”. Il Piano Boeri è un buon punto di partenza: progetto all'avanguardia per la Repubblica

Una corretta pianificazione del territorio è fondamentale per una piccola realtà come il Titano, ha sottolineato Gian Carlo Venturini, PDCS. Vi è la necessità di pervenire ad uno strumento moderno ed efficace. Un plauso all'approccio, seguito da Canti: la ricerca di una massima condivisione. Condivisibili una parte delle proposte del piano Boeri; ma è necessario aggiornare ed integrare alcuni punti, ha rimarcato. A partire dalle infrastrutture strategiche individuate dal Governo. Necessarie anche strutture alberghiere e congressuali, ad avviso di Venturini; così come interventi sulla viabilità. E poi le direttive dell'Agenda 2030. Altro tema importante la vulnerabilità idrogeologica e la riqualificazione dell'attuale costruito.

Andrea Zafferani, RF, nell'approfondire la variante al PRF ha osservato come sul tema della politica industriale la Maggioranza abbia evidentemente trovato una quadra, dopo alcune frizioni nei mesi scorsi. Riflessioni, poi, sul nuovo Piano Regolatore. Quando si passerà dagli auspici generali a qualcosa di più concreto sarà necessario il coinvolgimento di tutti, ha dichiarato.

Dibattito costruttivo, ha osservato Gloria Arcangeloni, RETE; ad avviso della quale vi è unità d'intenti su temi chiave quali la riqualificazione dell'esistente, il recupero delle aree verdi, la mobilità. Il tutto con una “buona base di partenza”: il piano Boeri.

“Ci auguriamo che questo tipo di interventi siano ormai esauriti”, ha dichiarato Giuseppe Maria Morganti, Libera, riferendosi alla variante al PRG in votazione oggi. Quanto al nuovo Piano Regolatore ha sottolineato la necessità di una “visione”: presente, ha puntualizzato, nel progetto Boeri.

Manuel Ciavatta, PDCS, ha ricordato come l'accordo di associazione con l'UE, sul quale punta San Marino, imponga scelte lungimiranti; poiché la situazione potrebbe cambiare in modo significativo. Quanto al tema del consumo del suolo ha invitato a riflettere sulle differenze delle varie realtà territoriali sammarinesi. Ha dato poi lettura ad un lungo odg di Maggioranza, aperto alla condivisione delle forze di Opposizione. Nel testo si osserva come si siano modificate, in questi anni, le condizioni economiche e sociali del Paese. Si ribadisce l'importanza di una maggiore sostenibilità ambientale, economica e sociale; il miglioramento della qualità della vita; l'autonomia energetica ed idrica; la protezione del paesaggio, e così via. Si ricorda, poi, come nel nuovo PRG debbano essere inseriti gli interventi infrastrutturali strategici già individuati; così come gli obiettivi dell'Agenda 2030. Nuovo Piano regolatore da definire entro inizio marzo, in occasione dell'appuntamento a San Marino dell'UNECE. PRG che, rispetto all'originale piano Boeri, dovrà tenere conto anche di valutazioni di economicità, e soprattutto – riguardo al consumo del suolo - dei diritti acquisiti e di esigenze espansione imprenditoriale.

A San Marino si è costruito tanto, ha dichiarato il Segretario Canti in sede di replica, dovremo ora costruire bene, a impatto zero; sottolineata anche l'importanza di un bilanciamento fra sostenibilità ambientale, e necessità di rilanciare l'economia e un settore fondamentale come l'industria. Ha anche osservato come l'iniziale progetto Boeri non rispondesse agli obiettivo posti dall'Agenda 2030. Ma tutto ciò non ha certo rassicurato le Opposizioni. Il dibattito è stato molto interessante, con considerazioni quasi sempre condivisibili, in linea con una idea di tutela del patrimonio territoriale.

Poi viene presentato un odg con molti passaggi dove si disconosce questa logica: così Vladimiro Selva, Libera; che ha contestato fermamente il concetto di “diritto acquisito” presentato dalla Maggioranza. E' la concessione edilizia ad essere irrevocabile – ha precisato -, mentre i “retini sulle mappe” sono semplici previsioni di intervento. Non possono passare come diritti acquisiti. Con questo odg – ha tuonato - spalancate le porte ad una rivisitazione di quel piano regolatore secondo logiche discutibili. Come la possibilità di consentire il consumo di territorio ogniqualvolta vi sia un'impresa che intenda investire. Su queste basi – ha concluso - non c'è possibilità di discutere. Sulla stessa linea Fernando Bindi, RF; che ha parlato di introduzione in maniera “poco onesta” di alcuni passaggi.

“Un colore non determina un diritto”. I lavori sono stati poi interrotti per consentire una modifica dell'ordine del giorno. Vi è stato un confronto e alcuni punti sono stati modificati. Il Segretario Canti ha anche precisato come l'Architetto Boeri – cui sarà rinnovato l'incarico - abbia dato disponibilità a lavorare sulle linee indicate nell'Ordine del Giorno. L'OdG è stato infine approvato a maggioranza; 8 i voti contrari.

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