CONSIGLIO GRANDE E GENERALE

CGG: ok al rinnovo del debito; la maggioranza non si disunisce

Partita che si preannunciava complessa, da un punto di vista politico, visti i rumors della vigilia. Eppure conclusa in anticipo. Non necessaria la notturna; al termine della seduta pomeridiana la ratifica dei due decreti relativi al rinnovo dell'emissione di titoli del debito pubblico. La Maggioranza non si è disunita: 36 i voti a favore su 36 presenti. Poco prima le Opposizioni avevano annunciato la non partecipazione al voto, uscendo dall'Aula. E ciò al termine di un dibattito molto articolato, a tratti acceso; nel quale avevano contestato al Governo un gap di prospettiva sul tema dello sviluppo e della sostenibilità, una mancanza di confronto. Altro tema caldo il tasso fisso del 6,5%. Ma è comunque parso chiaro a tutti come l'ok al rollover del debito da 350 milioni fosse l'unica opzione praticabile – in questa fase - per scongiurare scenari drammatici. A dare politicamente la scossa – a questa sessione straordinaria - un ordine del giorno annunciato da RETE, che sollecita il Governo: dal deposito di una riforma delle imposte dirette, alla presentazione in Consiglio di un piano per il finanziamento del deficit annuo; fino alla modifica dello statuto di BCSM. Una sorta di sfiducia al Segretario alle Finanze, nella lettura di Libera. L'impressione è che il clima fosse cambiato, fra i banchi Maggioranza. Poi l'apertura di un esponente del Movimento alla disponibilità data dal capogruppo della DC a integrare e intervenire sul testo. L'OdG verrà discusso e messo al voto nella prossima sessione consiliare.   

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