CGG: Opposizioni all'attacco sul “caso Serenissima”. Replica il SdS Ciavatta, “mistificazione”
Scontro al calor bianco, in comma comunicazioni. Riferimenti in Aula anche alla crisi ucraina
La vicenda del quotidiano sammarinese ha letteralmente infiammato l'Aula, in comma comunicazioni. Parole aspre, accuse reciproche, su un tema che – sostengono i rappresentanti di Libera – riguarda un pilastro della democrazia come la libertà di espressione. “Precedente devastante”, è stato detto. Da qui la richiesta, alla Reggenza, di intervenire; e l'invito all'Aula a “ribellarsi”. Parole come macigni quelle di Michele Muratori, che ha fatto apertamente il nome di Roberto Ciavatta, quale autore della denuncia – così è stata definita – a “Serenissima”. “Siamo di fronte a una schifosa dittatura”, ha tuonato; e ha parlato di attacco “liberticida” e “vile” ad un organo si stampa, evocando la possibilità che ciò sia avvenuto a causa della pubblicazione delle foto del “festino del I aprile”.
Ma la lettera al Tribunale – perché di questo si è trattato, ha risposto il Segretario di Stato, e non di un esposto o una denuncia – era antecedente, risalendo al marzo 2021. E non riguardava – ha rimarcato Ciavatta - chi invia lettere o riflessioni a un giornale; bensì eventuali violazioni di leggi da parte di Serenissima. Espressa allora la convinzione che il Magistrato abbia convocato alcuni cittadini unicamente per capire chi sia il responsabile della testata, chi la finanzi e così via. Quel giornale - ha detto dal canto suo il Segretario Lonfernini - “ha finalità di natura politica”. “Non è un reato”; ma è necessario il rispetto delle “regole di base”. Concetto ripreso da alcuni consiglieri di Maggioranza, che al netto della solidarietà - a chi è stato convocato in Tribunale –, non hanno mancato di definire il quotidiano un organo di partito di Libera, chiedendo trasparenza.
Forti preoccupazioni, invece, dalle fila di RF, che ha parlato di clima di “intimidazione”, “irrespirabile”; accusando il Governo di “portare in tribunale i problemi che ha con chi esprime opinioni diverse dalle sue”; ma di non fare altrettanto con chi è “in linea”, sia sulla carta stampata che sul web. Nel corso della mattinata non sono mancati riferimenti al dossier ucraino. Il Segretario agli Esteri ha ricordato come in giornata sia previsto – all'ONU – l'intervento della missione permanente del Titano, che ribadirà la necessità di individuare una via d'uscita diplomatica alla crisi. La soluzione militare non è una risposta, ha rimarcato Beccari; che ha al contempo richiamato la tradizionale posizione della Repubblica su sanzioni ed embarghi: “non farebbero che acuire la tensione”, ha sottolineato. Gruppi di maggioranza al lavoro, intanto, per un odg sul tema.
[Banner_Google_ADS]