CONSIGLIO

CGG: Opposizioni fuori dall'Aula; seduta pomeridiana dichiarata deserta dopo due appelli andati a vuoto

Slittano in serata i lavori del Consiglio. Tensioni politiche a Palazzo

Dopo il prologo di ieri, era attesa nel pomeriggio la prosecuzione dell'analisi di un Decreto di peso: quello che apre alle università private. Senonché già alla prima chiama – peraltro un'ora dopo l'orario prefissato – solo 27 Consiglieri avevano risposto presente; con le Opposizioni fuori dall'Aula. Stesso copione all'appello successivo, intorno alle 17. A quel punto, come da prassi, la Reggenza ha dichiarato deserta la seduta, dando appuntamento per la notturna.

Un deja vu le forze governative sotto pressione sui numeri: l'elemento di maggiore fragilità; pur non essendo scontato si riproponesse una simile situazione in fase pre-elettorale, con grandi manovre già in corso.

A stretto giro il commento amaro di Via delle Scalette: 6 consiglieri di Maggioranza non sono potuti essere presenti per urgenze familiari o motivi inderogabili; è stato chiesto alle forze di Minoranza, presenti a Palazzo, la disponibilità a garantire il numero legale, ma invano. L'Opposizione – sottolinea la DC - “fa il suo ruolo, ma chi ci rimette è il Paese”.

Agli antipodi la lettura di RETE, che parla di Legislatura finita”. “Governo go home!”, tuona un comunicato, nel quale si parla di “giochi di potere” in attesa delle urne. Sguardo estremamente critico alla sessione in corso: dal rinnovo del contratto pubblico – definito “privo di equità dal punto di vista normativo” -, ai decreti in ratifica. Come quello attualmente al vaglio; si contestano l'eventualità di finanziamenti pubblici alle università private, e la potestà governativa sull'autorizzazione ad operare. Definiti “clientelari”, poi, altri provvedimenti in attesa: come quelli sulle autoscuole e la cogenerazione.

Pare farsi pesante – insomma - il clima a Palazzo, in vista del comma chiave dell'intera Sessione: domani il riferimento di Beccari sull'Accordo UE, ed il successivo dibattito. Ma prima occhi puntati su ciò che accadrà questa sera; quando si procederà nuovamente con l'appello.

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