CONSIGLIO GRANDE E GENERALE

CGG: ore di confronto prima della ratifica del decreto che disciplina le tecnologie basate su registri distribuiti

I lavori riprenderanno in serata. Ancora 11 i provvedimenti per i quali è atteso il via libera. In mattinata un drastico ridimensionamento del numero dei decreti da esaminare

Compito apparentemente improbo per i consiglieri, di ritorno dal break di mezza estate: l'esame di una settantina di decreti delegati; c'è chi ha parlato non a caso di “ingorgo istituzionale”. Da qui la mossa dell'Esecutivo di riemetterne nel frattempo una trentina. E di ritirarne dalla ratifica altri quattro, piuttosto di peso; fra i quali il provvedimento sul “Made in San Marino”, per il quale si pensa ad un PdL concordato. In avvio di seduta inoltre l'approvazione in blocco di 18 decreti, privi di modifiche.

Circoscritta dunque a 12 testi “scorporati” l'analisi dell'Aula: tutt'altra cosa rispetto alle premesse. Affrontata innanzitutto la disciplina dei registri distribuiti. Materia complessa, riguardante anche blockchain e criptovalute. Punti nodali l'allineamento europeo, lo sviluppo di ecosistemi digitali. Maggioranza compatta nel sostenere la normativa. Tratti bipartisan, però, nell'invito a prestare massima attenzione a possibili fenomeni distorsivi, connessi agli asset virtuali. Seppure dalle fila del PSD si sia sottolineato come sia un errore non far niente per non sbagliare.

Il Segretario di Stato Gatti ha dal canto suo posto l'accento sui 3 presidi di vigilanza previsti: AIF, BCSM, San Marino Innovation; oltre alla necessità di palesarsi per gli operatori. Da registrare la posizione dell'ex Segretario all'Industria Righi, riguardo ai margini d'azione nel contesto europeo. Il Titano deve “avere il coraggio di non andare a ruota”, ha detto.

Dall'altra chi preferirebbe invece attendere la ratifica dell'Accordo UE, come RF; che ha poi biasimato i ripetuti “no” - ritenuti incoerenti – alle proprie proposte di modifica. Decisamente tecnico il confronto sugli emendamenti; non è mancata per la cronaca qualche apertura agli input di RETE.

Tutt'altro che rapido, per il resto, il cammino verso la definitiva ratifica, avvenuta con 33 voti favorevoli, 12 contrari e 2 astenuti. Si è poi passati al provvedimento relativo al potenziamento dell'attività di riscossione dell'Esattoria. Lavori che proseguiranno in notturna.

In mattinata invece un dibattito marcatamente politico sul tema dell'erosione del potere legislativo dell'Aula; prevedibile, vista la drastica “sfrondatura” dei decreti da esaminare. Dalla Minoranza critiche sul metodo. Alcuni provvedimenti risalgono addirittura all'ottobre dello scorso anno, è stato osservato.

Stando a Motus il reale vulnus sarebbe invece dovuto a particolari dinamiche politiche in Maggioranza, che avrebbero portato a procrastinare. La disponibilità al dialogo con le Opposizioni non è certo mancata, ha rimarcato la DC. Libera dal canto suo si è detta pronta a discutere già nella sessione di settembre i decreti ritenuti meritevoli di confronto. Fra gli interventi anche quello del Segretario Fabbri; focalizzato sull'importanza di riforme istituzionali e fiducia reciproca.

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