CGG: procede a rilento l'analisi dell'Assestamento. Un problema, per la Maggioranza, i numeri risicati
Lavori ripresi nel pomeriggio, con la continuazione dell'esame della Variazione al Bilancio. Battagliere le Opposizioni
Pare siano i numeri a condizionare questa seduta. Solo in 30 avevano risposto all'appello, alla ripresa dei lavori. Con le Opposizioni in disparte, per non contribuire al raggiungimento del numero legale: ottenuto dunque per un soffio, fra gli applausi dei consiglieri di Maggioranza, e commenti sarcastici dall'altra parte. Questo il clima della sessione agostana. Governo, determinato a “tirare dritto” sull'Assestamento, senza farsi destabilizzare dalle polemiche sulle residenze fiscali non domiciliate. E “tolleranza zero” della Minoranza, che continua a chiedere il ritiro dei due articoli più controversi. Con ogni probabilità non sarà possibile affrontarli neppure in questa seduta, ormai agli sgoccioli. Incedere dei lavori estremamente lento, vista la determinazione delle Opposizioni ad approfondire ogni passaggio. Affrontati in giornata una serie di emendamenti aggiuntivi di RETE all'articolo 7, sul tema del mancato versamento di oneri previdenziali e sociali. Snocciolati, dall'ex Segretario Roberto Ciavatta, una serie di dati: circa 550 amministratori di società – ha tuonato -, per la quasi totalità non residenti, “non versano un centesimo”; 300-350 codici operatore regolarmente non pagano i contributi. Proposta nel primo caso la decadenza dall'incarico; nell'altro la sospensione della licenza. Vari interventi anche dai banchi della Maggioranza, trattandosi di distorsioni che pesano sul bilancio pubblico; ma non condivise le ricette. Respinti pure altri emendamenti del Movimento in ambito contributivo-previdenziale, ad esempio sulla particolare casistica dei co.co.pro. Il Segretario alla Sanità Mularoni si è domandata per quale motivo il suo predecessore non fosse intervenuto. Ciavatta ha replicato sostenendo di essere venuto a conoscenza della questione il 4 maggio, e di avere immediatamente inviato una relazione al Congresso. Uno dei motivi per cui siano usciti dalla Maggioranza - ha aggiunto un esponente di RETE - è l'indisponibilità ad affrontare i problemi. Di carattere prettamente politico, insomma, alcune stilettate. Intorno alle 18.30 uno stop-and-go. Si era in procinto di votare un emendamento, quando le Opposizioni hanno richiesto un nuovo appello; 29 presenti e seduta temporaneamente sospesa. Nessuno sconto, insomma, alla Maggioranza. Visto l'attuale ritmo la sessione in corso potrebbe rivelarsi non sufficiente per evadere il comma. Sempre non si trovi un'intesa; al momento comunque difficilmente ipotizzabile.
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