CONSIGLIO

CGG: respinta, dopo un dibattito appassionato, Istanza d'Arengo sull'ex tiro a volo

Nella seduta serale di ieri l'Aula aveva proseguito con l'esame di una serie di Decreti. Approvato - con 23 voti favorevoli e 7 contrari – quello sul Secondo Fabbisogno Generale del settore Pubblico Allargato, dopo un confronto piuttosto movimentato. Via libera anche al Decreto Delegato sulla regolamentazione dei giochi ammessi ai sensi della Legge numero 67 del 2000. In questo caso 39 i favorevoli, 4 i contrari, un non votante e un astenuto. La notturna si è conclusa mentre era in corso il dibattito sul Decreto riguardante la definizione dello spread massimo e del tasso di interesse nominale da applicarsi – fino al 30 settembre 2024 – ai prestiti assistiti dal contributo statale.

I lavori sono ripresi in mattinata: ultima giornata della Sessione dedicata come da odg alle Istanze d'Arengo; ben 15, quelle all'attenzione del Consiglio. Si è partiti da quella che sollecita l'intitolazione di un tratto di Strada Borrana al compianto Gian Franco Terenzi: uno dei più attivi protagonisti della vita politica, sociale ed economica del Paese. Favorevole il parere della Giunta di Serravalle, così come quello del Segretario di Stato Canti. In Strada Borrana, peraltro, si trova la sede storica delle aziende di Terenzi: ricordato con affetto, in Aula, da una serie di Consiglieri; da Paola Barbara Gozi, PDCS, a Matteo Rossi, NPR; che ha ricordato tuttavia il “vincolo dei 20 anni” dalla scomparsa di una persona. Un “amico di tutta l'Aula consiliare”, ha premesso Roberto Ciavatta, RETE. Poi una serie di considerazioni, riguardo a precedenti richieste di intitolazione. Posto l'accento sulle “prassi richieste” per tutte le casistiche. Perplessità sull'opportunità di legare la toponomastica all'emotività. Paolo Rondelli ha ricordato alcune proposte di intitolazione fatte in passato; la denominazione a Giuseppe Rossi – ha sottolineato a titolo esemplificativo – è stata fatta a 15 anni dalla sua morte. Michela Pelliccioni, DML, lo ha definito un “esempio di uomo di Stato”. Sottolineati i rapporti internazionali intessuti da Terenzi; a partire da quello con la Cina. Ricordato il suo impegno, ad esempio, in occasione dell'epidemia da Covid. Penso che questo riconoscimento sia un atto assolutamente dovuto, ha rimarcato Alessandro Cardelli, PDCS; commosso nell'omaggiarne la memoria. Biasimata quella che ha definito la “strumentalizzazione” sentita in Aula sull'Istanza. Iro Belluzzi, Libera, ha ricordato in particolare il suo dinamismo a livello internazionale, la sua visione. Ha al contempo posto l'accento sulle prassi in Repubblica in merito alla toponomastica, il vincolo ventennale; rimarcando come queste situazioni possano mettere in imbarazzo l'Aula. È difficile esprimersi, ma ci esprimiamo favorevolmente. Fernando Bindi, RF, ha rimarcato “l'intuizione del rapporto con la Cina”; “dovremmo evitare di cadere nelle forme retoriche consuete”. È stato certamente una persona che ha onorato il Paese; forzature farebbero torto alla sua memoria, ha osservato. L'Istanza è stata infine approvata con 34 voti favorevoli, 6 contrari e 2 astenuti.

In quella successiva si sollecita la messa in sicurezza della Superstrada, prevedendo una modifica della normativa sugli stalli pubblici e privati. Ad oggi non vi sono stalli pubblici autorizzati e non sono autorizzati parcheggi in banchina stradale, ha osservato il Segretario Canti. L'Azienda per i lavori Pubblici è già impegnata nella messa in sicurezza dell'arteria, con una serie di opere. Già oggi si cerca di mantenere i parcheggi lungo la viabilità, mantenendo una fascia di rispetto. Ma quanto proposto nell'Istanza sarebbe ad avviso del Segretario di Stato difficilmente realizzabile e penalizzante anche per gli esercizi pubblici. Da qui l'indicazione a respingere la proposta. Adele Tonnini, ha sottolineato come RETE sia favorevole all'Istanza; anche se gli spazi di cui si parla probabilmente non ci sono. Posto l'accento in particolare sulla “pianificazione” territoriale; per affrontare simili problematiche in modo completo. Questa arteria ormai non è più una strada a scorrimento veloce, ha osservato Matteo Ciacci, Libera; sulla sicurezza stradale non si deve scherzare. Ricordata l'interpellanza sul nuovo guardrail a Dogana; e perplessità sul nuovo sistema di rotonde. Preferiremmo una programmazione più dettagliata, rispetto ad un'azione a spot. Da tenere in considerazione le esigenze degli istanti. Istanza respinta.

Speculare quella successiva, per l'adozione di misure adeguate al fine di migliorare la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni che si muovono lungo l'asse della Superstrada. E ciò prevedendo la realizzazione, ove possibile, di uno spazio asfaltato di almeno un metro a fianco della linea bianca di delimitazione della corsia di marcia. Il Segretario Canti ha rimarcato come le dimensioni della sede stradale siano già minime e non sempre è possibile destinare una corsia libera. L'AASLP è già impegnata a realizzare dove possibile interventi in questo senso; anche se l'obiettivo è la realizzazione di piste ciclopedonali separate dalla Supestrada e protette. Ricordato il progetto di una pista per collegare il territorio sammarinese a quello riminese recuperando, ad esempio, il vecchio tracciato della linea ferroviaria. Italo Righi, PDCS, ha ringraziato gli istanti; ricordando al contempo l'attività del Governo per garantire la percorrenza in sicurezza della Superstrada. Ma le dimensioni e la tipologia della strada, la presenza di abitazioni, ecc., non rendono possibile la creazione di uno spazio destinato ai ciclisti. Favorevole invece il parere di RETE. Elena Tonnini ha sottolineato infatti come nell'Istanza si chieda l'implementazione di queste opere a fianco della Superstrada “ove possibile”. Anche Libera sosterrà l'Istanza, ha puntualizzato Guerrino Zanotti; pur osservando come quanto richiesto sia di difficile realizzazione. Sarebbe comunque una risposta parziale, ma un segnale di interesse è necessario sia dato dalle Istituzioni. Bocciata infine l'Istanza d'Arengo.

Quella seguente era per un miglioramento delle condizioni stradali di Strada Le Bruciate a Fiorentino; che – riferiscono gli istanti – si trova in condizioni critiche con forti rischi per la sicurezza. Il Segretario di Stato ha ricordato una delibera del Congresso per uno studio della zona; al termine la progettazione delle misure per ovviare al dissesto di questa strada residenziale in area calanchiva. Parere favorevole e Istanza approvata a stretto giro. Si è poi passati a quella che invoca un miglioramento della circolazione dell'incrocio tra Via dei Dativi, Strada Vitalba, Strada Genga dell'Acqua e Strada Selve Belle nella zona di Lesignano. Ricordato dal Segretario Canti l'avvio del progetto “strade sicure”, che include anche quest'area. Sollecitato l'accoglimento dell'Istanza.

Quindi la proposta di una ristrutturazione dello stabile dell'ex tiro a volo per permetterne la fruibilità pubblica. La Giunta di Città aveva dato parere favorevole, intendendo ricordare il proprio progetto per la riqualificazione dell'area, anche per avere luoghi di aggregazione per la cittadinanza di cui vi è “estremo bisogno”. Il Segretario Canti ha sottolineato come la ristrutturazione del fabbricato possa essere attivata purché preventivamente autorizzata dal Congresso; che recentemente aveva stipulato un contratto di comodato gratuito in favore della Giunta di Castello. Ricordata poi la nota manifestazione d'interesse di un gruppo interessato alla realizzazione di un centro ricettivo. Decidere quale strada percorrere è una scelta politica, ha osservato, rimettendo dunque all'Aula l'indicazione. Per Libera la direzione giusta è quella di una gestione da parte della Giunta, valorizzando attività ricreative, culturali e sociali. Alpitour c'è o non c'è? - ha chiesto Matteo Ciacci. E' arrivato il momento di compiere delle scelte; non necessariamente – ha puntualizzato – ostili ad un investimento imprenditoriale di alto livello. Se arriva un progetto infrastrutturale importante lo valuteremo – ha detto -, nessuno è contrario allo sviluppo economico del Paese. Nell'incertezza c'è sempre la scusa per non valorizzare quell'area. Uno degli elementi più divisivi delle ultime Legislature, ha osservato Matteo Rossi. Anche io sono convinto sia necessaria una visione importante. Citata la questione Alpitour. Sono favorevole alla valutazione di progetti di investitori; ad oggi non mi risulta che alcun gruppo abbia portato progetti di quella portata. Suggerita fra le altre cose l'opportunità di ragionare sulla realizzazione in quella zona di un campus o di uno studentato per l'Università. Tema divisivo, ha osservato Lorenzo Bugli, PDCS. Orientato ad un voto contrario, sollecitando infatti l'azione dei privati – piuttosto che dello Stato - per riqualificare “seriamente” l'area. Daniela Giannoni, RETE, ha ricordato le norme poste a tutela di quella zona, che si trova sulla cresta del Monte. Nel dibattito in corso ha visto una contrapposizione di posizioni ideologiche sul futuro della struttura; a suo avviso, in primis, deve essere fatta la manutenzione affinché possa essere fruibile e valorizzata. “Finora si è parlato su progetti fantomatici”, come quello riguardante Alpitour. Bisogna vedere come armonizzare le varie opzioni possibili nella tutela di vari punti fondamentali, ha sottolineato Fernando Bindi; sollecitando dunque un approccio pragmatico. Sostiene al contempo come definire il futuro della struttura sia compito della prossima Legislatura. Questo continuo dibattere nasce dall'immobilismo della politica, ha sottolineato dal canto suo Iro Belluzzi. Matteo Zeppa, RETE, ha invitato il Congresso ad essere coerente; non delegando all'Aula simili orientamenti. “E' mancato il confronto con la comunità”. Annunciato il voto favorevole all'Istanza. Carlotta Andruccioli, DML, ha ribadito come la struttura insista su un sito UNESCO. Ben vengano le iniziative che portano all'aggregazione della cittadinanza; ma resta il tema delle risorse: “è sempre lo Stato che deve provvedere?”; importante una “partnership” con i privati. Vi è stata una manifestazione di interesse internazionale per un progetto riguardante il settore alberghiero. Da qui un invito – preliminarmente - a valutare il piano in tempi celeri, e l'annuncio di un voto sfavorevole. Grazia Zafferani, Gruppo Misto, si è detta sorpresa da questo genere di prese di posizione. Se facciamo un grattacielo il requisito paesaggistico verrà a decadere. Dunque massima attenzione alla preservazione di questo patrimonio dello Stato. Ha poi ricordato il lavoro svolto in questi anni dai volontari per manutenere quanto possibile l'area. La gestione da parte del Governo di quell'area è stata “dilettantesca”, ha detto Andrea Zafferani, RF. E trattandosi di un tema sensibile la reazione, a suo avviso, era prevedibile. Non so se l'operatore privato ha ancora intenzione di investire. Il progetto “può considerarsi naufragato”. L'Istanza è stata poi posta in votazione: 14 favorevoli, 23 contrari; proposta respinta.

Si è quindi passati a tutt'altro tema: la richiesta reintroduzione della solidarietà familiare per le imprese individuali che intendono chiedere supporto a familiari percettori di pensione ordinaria di anzianità; al momento infatti questa possibilità è limitata alla pensioni di vecchiaia. Il SdS Mariella Mularoni ha osservato come l'attuale normativa già contempli questa possibilità; da qui l'invito ad approvare. Già intervenuti Andrea Zafferani, Guerrino Zanotti e Roberto Ciavatta. Il dibattito riprenderà in seduta pomeridiana.

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