CGG: riprende il dibattito sul bilancio
"Oggi subiamo ipoteche delle follie del passato". Zanotti risponde alle critiche. “Continuo a sentire parlare di lotta a sprechi e privilegi senza però che si entri nello specifico, forse per paura di esporsi. Noi lo abbiamo fatto: nei primi mesi dell'anno interverremo in primis sulla struttura della pa che non è più in linea con le disponibilità del bilancio. Lo faremo attraverso con accorpamenti e semplificazioni, propedeutici ad uno snellimento della burocrazia che mina lo sviluppo economico. Ci ispiriamo al modello dello sportello unico. Si tratterà di potenziare settori che ci diano possibilità di reperire risorse, per stabilire l'equità fiscale. È necessario che chi non ha contribuito in base alle proprie possibilità lo faccia. Dovremo rivedere il rapporto di lavoro pubblico che riguarda dipendenti e dirigenza. Ma non vogliamo – spiega – intervenire unilateralmente nella legge di bilancio. Serve dialogo e confronto con i sindacati. Chiede anche più coraggio rispetto alla patrimoniale: “cosa ne pensate? È uno strumento utile oppure no?”.
La maggioranza plaude il Governo per non aver toccato servizi essenziali come scuola e sanità, ma c'è anche chi come Pierluigi Zanotti di Repubblica Futura fa notare che il pareggio è sì vicino ma rimane sbilanciato e non sostenibile. Ci sono inoltre misure, come la patrimoniale, in antitesi con strategie di sviluppo e con potenziali conseguenze repressive in contrasto con la volontà del governo di attirare investitori esteri. Alcune questioni – rileva non sono state affrontate in 12 mesi come l'enorme peso della spesa corrente. Ma – aggiunge - sono stati 12 mesi terribili. C'erano tanti nodi che sono venuti al pettine". "Il 2018 – assicura Franco Santi - dovrà rappresentare l'anno della svolta e di grandi sfide, di riforme, come quella previdenziale. Serve patto sociale condiviso, il confronto è già avviato ma i dati ci impongono di trovare con celerità soluzioni percorribili, e dalle prime settimane di gennaio dovremo intensificare incontri e sforzi per coniugare sostenibilità economica con quella solidaristica. Per Mancini questa legge di bilancio è un semplice esercizio contabile condito da una serie di articoli che rimandano a decreti, una legge delega che dà pieno potere al Congresso di Stato. È un salto indietro, “ci troviamo nelle stesse condizioni del 2010”.