CGG: Segretario Lonfernini chiede OdG condiviso sulle vicende del “Mazzini”

CGG: Segretario Lonfernini chiede OdG condiviso sulle vicende del “Mazzini”.

I lavori sono ripresi nel pomeriggio, sempre dal comma comunicazioni. Da Adele Tonnini una relazione sulla recente Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, tenutasi a Dubai. Sul tema Covid l'intervento di Miriam Farinelli, RF, che ha insistito sulla necessità di completare la campagna vaccinale, anche alla luce dei nuovi prodotti oggi in commercio. Non è mancato un riferimento alla vicenda di cronaca che ha visto il coinvolgimento di un rappresentante di Libera: non capisco a cosa serva una interpellanza: vogliamo fare un processo in Aula? Perplessità anche sulla fuga di notizie da un ambiente sanitario.
Sullo stesso tema un accorato intervento di Denise Bronzetti, Gruppo Misto; a suo avviso coloro che avevano sempre deprecato le condanne a priori, si sono rivelati poi i fautori di una condanna a priori. Non si usano queste vicende – ha ammonito -, con l'unico obiettivo di far fuori l'avversario politico che in quel momento è scomodo. So di cosa sono capaci certi personaggi politici, ha aggiunto; parlando anche dell'utilizzo di dossieraggi.
E poi riflessioni sulla vicenda Mazzini. Serve un patto generazionale – ha detto - per condannare fermamente quel modo di agire ancora presente in quest'Aula consiliare. Ribadita anche la necessità di concentrarsi sui reali problemi del Paese. Riferimenti al dossier ucraino; continuiamo a rivolgere appelli affinché la posizione di San Marino debba essere continuamente ponderata – ha dichiarato -, perché non è un conflitto riguardante unicamente due Nazioni. E sulla difficoltà negli approvvigionamenti ha sottolineato la necessità di predisporre adeguate riserve dal punto di vista energetico.
La strumentalizzazione politica su queste vicende è becera, ha Daniela Giannoni, RETE, con riferimento all'episodio di cronaca riguardante un esponente di Libera. Gli episodi di violenza vanno sempre condannati, ma senza portare in Aula il giudizio su quanto è accaduto. Ognuno si assumerà le sue responsabilità, anche di tipo politico. Compito della politica – a suo avviso - è prevenire queste problematiche.

Dal Segretario Pedini Amati un intervento sulla firma, a Bruxelles, a inizio mese, del contratto che regola l’adesione della Repubblica di San Marino alla strategia “Horizon 2022”: il progetto di sviluppo del marketing strategico in ambito turistico dell’European Travel Commission, co-finanziato dall’Unione Europea.
Riflessioni dell'esponente di governo anche sulla conclusione del Processo Mazzini: le sentenze si rispettano sempre; prendo atto che la prescrizione in alcuni casi – non tutti – ha messo a tacere un modus operandi del passato che mi auguro non si ripeta. E poi una proposta: la prescrizione che riguarda persone che fanno politica deve essere tolta. (vai all'intervento del Segretario Pedini Amati)
Purtroppo la legge non è uguale per tutti, in questo Paese, ha commentato amaramente. Da Alessandro Bevitori, Libera, un ringraziamento a tutti i sammarinesi per la solidarietà mostrata ai profughi ucraini. E sulle sanzioni alla Russia ribadita la necessità di non andare a colpire un intero popolo. Apprezzata la posizione espressa dal Segretario Beccari in mattinata. Sul tema dei rincari l'intervento di Michela Pelliccioni; ha sottolineato come abbiano una ricaduta anche sulla didattica scolastica. Quanto all'ormai noto fatto di cronaca: “credo si debba imparare dagli errori del passato”; la violenza deve essere condannata a prescindere, ma prima di dare connotazioni particolari credo vadano accertati i fatti.
Sulla vicenda Mazzini l'intervento del Segretario Lonfernini; che ha ricordato come sin dal 2008 avesse preso posizioni nette, in Aula, sul tema delle commistioni fra interessi politici e personali. Ha precisato di non essere un “giustizialista”, ma un “giusto”; sono profondamente deluso da tutto ciò che il Paese ha dovuto vivere in questi ultimi 10 anni. Deluso – ha aggiunto - dal timore, con il quale in Aula e nel Paese ci si approccia a queste tematiche. Richiesto allora un “vero atto di natura politica”: un ordine del giorno, da adottare all'unanimità, nel quale si condanna fermamente l'azione che si sviluppò all'interno del Paese per anni interi. Non tutti hanno accettato quel sistema – ha tuonato -, migliaia di cittadini sono indignati da una corruttela diffusa. 

Sul fatto di cronaca riguardante un esponente di Libera, Guerrino Zanotti ha ribadito come qualora sia verificata una violenza vi sarà una condanna forte, senza alcun tentennamento; rifiutiamo le strumentalizzazioni. Raccolto poi l'invito del Segretario Lonfernini sulla vicenda Mazzini, con la lettura di una bozza di ordine del giorno, nel quale si condannano i comportamenti di tutti coloro che generarono gravi danni al Paese, e si richiede il potenziamento degli strumenti di controllo. Manuel Ciavatta, PDCS, ha invitato a riflettere sul percorso fatto dal Paese per dotarsi di strumenti normativi per garantire al Tribunale maggiore autonomia ed efficacia operativa. Ribadita la presa di distanze del PDCS da chi agì in modo distorto, ricordando l'impegno del Partito per favorire il cammino di trasparenza intrapreso dalla Repubblica. “Un passo alla volta abbiamo cercato di cambiarlo, quel sistema”. Sempre sul Mazzini Fernando Bindi. Il paese non ha ancora metabolizzato la sua posizione di micro-stato – ha dichiarato l'esponente di RF - e si illude sulla realizzabilità di un modello di tipo clientelare. Sul conflitto in Ucraina Giuseppe Morganti, Libera, che ha ribadito le ragioni della Pace; sottolineando come le deliberazioni annunciate dal Segretario Beccari vadano in quella direzione. Ha preso poi la parola il Segretario di Stato Ciavatta, facendo appello alla necessità che la politica sammarinese possa rispondere con una voce univoca a questa sfida. Doveroso, a suo avviso, discutere anche della sentenza “Mazzini”. Le condotte addebitate sono quasi tutte confermate, ha puntualizzato. Le 750 pagine di sentenza d'appello dovrebbero essere lette da ogni cittadino. Non mi è mai capitato – ha aggiunto - di attingere da conti correnti con nomi di fantasia. Dito puntato, poi, contro alcuni ritardi nello svolgimento del procedimento. Come è possibile – si è inoltre domandato - che solamente dopo 8 anni ci si renda conto che alcuni reati non erano perseguibili dall'inizio? Questa sentenza deve essere un monito per la politica; e su questo ho sentito trasversalmente una serie di considerazioni, sul fatto che tutto ciò non debba più succedere. Una vicenda che portato via il futuro alle generazioni, ha tuonato Matteo Zeppa, RETE. Sono scandalizzato da quel tipo di sentenza, perché qualcuno ha derubato la cittadinanza; e rivendico il percorso che ho fatto per denunciare quella cricca. Comma comunicazioni chiuso; si è passati all'aggiornamento della composizione delle Commissioni di nomina Consiliare.
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