Celli: "Per il reperimento delle risorse cerchiamo partner sovranazionali"
Si apre il dibattito e l’opposizione rimarca l'assenza del Governo. “Quando si parla di bilancio intervengono prima i membri dell'Esecutivo – fa notare Capicchioni - ma a parte Celli non vedo nessun altro”. Entrando nel merito, “manca prospettiva”. “Si va nelle tasche dei cittadini per fare cassa. Attendiamo riforme – dice - che se va bene avranno effetti dal 2019. Avete contabilizzato speranze”. Non riusciamo a collocare 200 milioni sui mercati – aggiunge - perché ci manca il merito creditizio”. “Ci sono interventi – dice Valentini - che ci riportano indietro di anni, a quando ancora eravamo nella black list”. Denise Bronzetti rileva la mancanza di coraggio per quanto riguarda lo sviluppo. Così – avverte - non si attirano investitori”. “Cosa racconteranno – chiede Gatti - lo sportello unico e l’Agenzia dello Sviluppo? Che a San Marino oltre all’imposizione sui redditi viene introdotta la patrimoniale”. Per Elena Tonnini il pareggio è un falso obiettivo che si raggiunge solo su carta. “La commissione di controllo della finanza pubblica ci indica che i dati non permettono una lettura adeguata della realtà. La maggioranza difende invece un bilancio che porta in sé – dice Fabrizio Perotto - speranza e certezza. “Speranza che con i sacrifici di oggi si possa arrivare ad un paese più stabile e certezza di non toccare servizi essenziali come scuola e sanità. È una finanziaria asciutta – rileva Stefano Palmieri - che rimanda molte scelte e riforme importanti come quella previdenziale. “Se non si interviene subito – avverte - in 10 anni il fondo avrà bisogno di risorse che lo Stato difficilmente riuscirà a trasferirgli”. Marina Lazzarini lancia un appello all'opposizione: “smettiamo di fare la guerra e cominciamo davvero a collaborare. La gente è stanca di sentire parlare di complotti ma chiede speranza e responsabilità”.
MF