“A prescindere dalle lettere anonime, c'è un sottobosco politico e imprenditoriale che cerca di delegittimare chi conduce le indagini. E' giusto che non rimanga notizia segreta”. L'affermazione, forte, arriva dalla Presidente della Commissione giustizia Valeria Ciavatta. Oggi, ripete al Consiglio, sono in atto diversi tentativi di mettere in difficoltà singoli magistrati o più magistrati. Prima di lei Gian Nicola Berti, di Noi Sammarinesi, aveva parlato di “imbarbarimento dell'informazione a un utilizzo strumentale e scorretto per perseguire campagne di delegittimazione delle persone e calunniatorie degli avversari politici. Ho il timore, rimarca Berti, che sia il preludio del tentativo di delegittimare anche i giudici del tribunale. Il confronto sulla relazione presentata all'Aula dal Magistrato Dirigente del Tribunale – datata 2013 – ha registrato analisi bipartisan sulla bontà del lavoro fatto finora e sulle criticità che permangono, soprattutto nel civile. Gli interventi adottati per l'efficienza dell'attività istruttoria, hanno dato risultati molto positivi. Valeria Ciavatta racconta un clima nuovo, una rinnovata capacità del tribunale di essere elemento attivo e indispensabile per l'affermazione della legalità. La collaborazione tra i poteri dello Stato ha consentito, anche grazie al coraggio e al lavoro dei magistrati, di ritrovare un'azione fortemente autonoma del Tribunale basata sulla fiducia. Nel momento in cui la magistratura indaga sull'attività politica sono proprio le istituzioni e i politici ad esprimere maggior fiducia e collaborazione con il tribunale. Quando si parla di legalità non ci possono essere posizioni di bandiera, conferma il Segretario alla giustizia rilevando che le norme messe in campo in un anno e mezzo vanno nella direzione indicata dal pacchetto antimafia, come la legge istitutiva del pool, la disciplina di sequestro e confisca, l'introduzione dell'autoriciclaggio. Dobbiamo proseguire su questa strada e sulle indicazioni del magistrato dirigente, sottolinea Giancarlo Venturini, anticipando che sui reati informatici c'è già una bozza di legge, così come sono stati individuati due appartententi ad ogni corpo per potenziare la polizia giudiziaria integrando il settore che si occupa di reati finanziari. Tutta l'Aula si schiera accanto ai magistrati ma la denuncia dell'esistenza di un sottobosco politico e imprenditoriale che cerca di delegittimarli pesa come un macigno.
Sonia Tura
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