Chiesanuova: Filippo Mariotti e Filippo Macina lasciano la Giunta di Castello
“Nelle Giunte di Castello c’è vita, voglia di fare, competenza, capacità di analisi, progettualità, idee. Un entusiasmo costantemente mortificato dalla politica “centrale”, incapace di cogliere spunti e sollecitazioni”. È una parte delle riflessioni messe nero su bianco dagli ormai ex componenti della Giunta di Chiesanuova Filippo Mariotti e Filippo Macina. Le dimissioni sono state presentate formalmente per motivi personali ma nella nota stampa scritta da Mariotti e Macina emerge il disappunto per il ruolo sempre più “marginale” delle amministrazioni locali.
Le Giunte, spiegano, potrebbero "sgravare il Consiglio Grande e Generale da incombenze prettamente territoriali, facendo risparmiare all'Aula tempo e affanni". Lavoro però ostacolato da Segreterie di Stato, Uffici pubblici e Aziende Autonome "particolarmente restii - scrivono - a fornire risposte e soluzioni" . "Occorrono tempi biblici - prosegue la nota - per chiudere una buca pericolosa, inserire un cartello stradale o rispondere anche solo ad una banale mail. Poi, come per una legge del contrappasso, alcuni lavori pubblici partono senza che nessuno li abbia richiesti. E non se ne capiscono i motivi".
I due sammarinesi considerano le Giunte un'officina preziosissima per collegare istituzioni e cittadini. "A questo gioco noi non ci stiamo più” conclude la nota. “Facciamo i complimenti a chi, più coriaceo di noi, ancora resiste. Avrete, e avremo, la più bella vittoria quando le Giunte verranno cancellate e ci si accorgerà che alla fine servivano davvero".
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