Cina: faccia a faccia tra Barack Obama e Hu Jintao
Barack Obama riconosce la sovranità di Pechino sul Tibet ma invita la Cina a riprendere il dialogo con il Dalai Lama; Hu Jintao richiama gli Stati Uniti alla necessità di respingere ogni forma di protezionismo; entrambi ammoniscono l’Iran sul nucleare. Questi, in sostanza, i punti cardine dei colloqui tra i due leader mondiali, emersi anche nelle loro dichiarazioni pronunciate davanti a centinaia di giornalisti a cui non è stato consentito di intervenire. E poi c’è la questione Taiwan: il presidente cinese saluta con soddisfazione il riconoscimento degli Usa di una sola Cina, quella di Pechino. Ma Obama non glissa sugli impegni assunti con il Taiwan Relations Act, la legge che impone un intervento a fianco di Taipei in caso di attacco militare cinese. Le due potenze hanno inoltre sostenuto di voler evitare il fallimento della conferenza sul clima di Copenhagen. “Senza gli sforzi congiunti di Stati Uniti e Cina non può essere raggiunta una soluzione al problema del riscaldamento del pianeta - ha detto Obama - . Vogliamo un accordo che comprenda tutti gli aspetti dei negoziati e che possa avere effetti immediati”. Sul fronte economico Obama ha infine sottolineato la necessità di aggiustare il valore dello yuan alla realtà del mercato.
Silvia Pelliccioni
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