Cittadinanza Attiva su Conto Mazzini
Poi, a distanza di soli due giorni dal termine del congresso del partito di maggioranza relativa, escono sui quotidiani i nomi della tanto annunciata vicenda “conto Mazzini”. A esserne colpite sono buona parte delle forze politiche che siedono in Consiglio. I nomi riportati sono tutti riconducibili a politici, tranne uno, che però al tempo dei fatti a cui si fa riferimento faceva parte dell’entourage di un noto esponente del PSD.
Al di là delle valutazioni sugli specifici casi, ciò che davvero desta preoccupazione è il coacervo di interessi illegittimi e di ricatti incrociati che segnano il mondo politico sammarinese. Il quadro che ne emerge è che una certa classe politica, che da anni è o è stata al governo, è compromessa oltre ogni possibile immaginazione. Più che di scheletri negli armadi bisognerebbe parlare di veri e propri ossari.
Le ripercussioni per l’intero Paese sono gravissime. La centralità della questione morale non è moralismo, riguarda la stessa possibilità di sopravvivenza della Repubblica. La lotta di potere così esercitata impedisce un normale sviluppo economico. L’impunità come status quo e la non affermazione dei più elementari principi di uno Stato civile, tengono lontani investitori seri e viceversa attraggono farabutti di ogni tipo. Il Paese ha invece bisogno della più totale trasparenza per riconquistare fiducia e dignità sulla scena internazionale.
Con una classe politica così inquinata ogni possibilità di ricambio è negata: ogni intervento è finalizzato alla salvaguardia della propria posizione di potere anziché all’interesse generale.
Facciamo appello al tribunale affinché proceda rapidamente alla verifica dei fatti che un bravo giornalista ha portato a conoscenza dell’opinione pubblica. Chiediamo che quanto prima si possa avere un riferimento sulla vicenda nelle sedi deputate e ci riserviamo intraprendere altre azioni a sostegno della cittadinanza e della politica onesta.