Civico 10 fa chiarezza: l'indebitamento estero sarà “l'extrema ratio”
Civico 10 vuole mettere “i puntini sulle i” dopo le accuse dell'opposizione. Riporta la sue verità sui lavori del Consiglio, a partire dai conti pubblici. Nessun dietrofront – spiega - rispetto a posizioni storiche, l'indebitamento estero sarà “l'extrema ratio”. Prima, quindi, si cercheranno soluzioni interne. “Su questo punto – avverte Ciacci – non transigiamo”. Verrà quindi avviata un'azione di spending review partendo dalla relazione del 2012. La maggioranza vuole muoversi su due direttrici: privilegiare interventi strutturali garantendo equità. Insomma, nessun taglio lineare. Gli interventi dovranno essere destinati a progetti di sviluppo affinché i cittadini possano vedere dove finiranno i frutti dei loro sacrifici. Ci sarà concertazione ma non immobilismo. “Troppo spesso in passato – fa notare Civico 10 - è stata usata come alibi per rimandare le scelte”. Un eventuale indebitamento dovrà finanziare progetti che abbiano ritorno economico. L'errore – spiegano - è stato aprire titoli di debito pubblico per coprire la spesa corrente”. “Il deficit c'è anche se non l'abbiamo creato noi – dice Ciacci – ma ora va risolto. Poco serio chi dice no a tutto ”. Si guarda in prospettiva affrontando l'emergenza. Una soluzione andrà trovata se si vogliono pagare pensioni e stipendi. Poi, focus sulle telecomunicazioni. Luca Boschi ricorda un obiettivo, su tutti: fare funzionare i telefonini. Siamo partiti dal progetto Polab - dice – ma modificandolo in base ai nostri obiettivi. Smonta le accuse di chi parla di piano pro Telecom. “E' l'esatto contrario – spiega – garantiamo una concorrenza che a San Marino non c'è mai stata. Ad ogni palo dello Stato potranno aver accesso tre operatori.” Si va verso un sistema misto: tralicci e microcelle nelle zone sensibili come Città. Una scelta di sicurezza, dai costi più contenuti e che garantisce funzionalità.” L'altezza delle antenne– ammette il Segretario Zafferani – è in effetti il punto debole del progetto. Ma serve a tutelare la salute di chi abita nelle vicinanze dei siti radianti. Non ci siamo mossi con approccio dogmatico – precisa. Il piano è stato riadattato, ad esempio nel punto in cui si dice che si vuole far crescere compagnie di diritto sammarinese. Poi, uno sguardo al futuro: “è finito il tempo di studi ed elaborazioni. Ora si deve agire”. Il 4G nel momento della scelta di assegnazione sarà operativo nel giro di due mesi. Ne serviranno sei per installare le 4 antenne.
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