Civico 10 devolve i suoi fondi per la campagna elettorale

Civico 10 devolve i suoi fondi per la campagna elettorale.
Nella riunione interna tenutasi nella giornata del 22 Ottobre 2012, mentre altri partiti festeggiavano l'apertura della campagna elettorale, il movimento CIVICO10 continuava a lavorare sui problemi concreti della Repubblica ed in quest'occasione ha preso la seguente decisione.
Premesso che le spese per portare avanti una campagna elettorale sono elevate ma anche che vi sono movimenti che non hanno ricevuto alcun contributo elettorale in quanto presentatisi per la prima volta e premesso che i soldi che i partiti stanno utilizzando sono derivanti da un contributo elettorale pubblico che è stato quasi raddoppiato per queste elezioni, abbiamo convenuto che una percentuale del contributo elettorale che è stato da CIVICO10 percepito, in forza del contributo ricevuto come ex-consigliere dal candidato Andrea Zafferani, sarà devoluto ai casi di persone più bisognose che sono presenti in Repubblica.
L'ammontare della somma che CIVICO10 metterà a disposizione, con metodi da stabilire ma che siano assolutamente immediati, è pari al 25% del contributo ricevuto, circa 4.000 euro. L'iniziativa è forte e confidiamo che altri partiti politici possano destinare a loro volta tale percentuale che produrrebbe, facendo un breve calcolo, un entrata straordinaria di circa 300.000 euro, ossia quanto previsto dalla mancata istituzione del "fondo di sostegno al reddito di chi non ne ha uno". A differenza di questo però, non verrà considerato un prestito ma sarà una semplice "redistribuzione" di quanto già stanziato ed erogato come contributo pubblico.

Verremo forse additati come "demagoghi" ma accettiamo questo titolo ben volentieri e ce ne fregeremo se servirà a far si che anche gli altri riceventi del contributo elettorale destinino a loro volta una percentuale importante del contributo da loro ricevuto.
L'obiettivo che deve essere conseguito è quello di permettere ai Cittadini che più ne hanno bisogno di poter usufruire di un sussidio, o come lo definiamo nel nostro programma un reddito di cittadinanza, che permetta loro di vivere questa situazione di crisi con la speranza che possa essere superata e ricordandogli che non sono stati abbandonati dagli altri Cittadini e dallo Stato.

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