Civico 10 interviene sull'emissione di titoli di Stato

Civico 10 interviene sull'emissione di titoli di Stato.
Con l'assestamento di bilancio, il Governo emetterà titoli di Stato per 105 milioni di euro nominali, che saranno "comprabili" da banche, Fondi pensione, Fondo Servizi Sociali e altri, e li utilizzerà per "entrare" nella Cassa di Risparmio e sostenerne il patrimonio.
Fin qui nulla di male, o per lo meno fin qui si può dire che l'operazione sia in linea con quanto suggerito dal Fondo Monetario nel suo ultimo report sulla situazione della Carisp, che mostrava la necessità di un’iniezione di patrimonio in quella banca.
Ma, contrariamente a quanto suggeriva l’Fmi, lo Stato NON entra nel capitale sociale di Carisp, se non per solo 1 milione di euro: quindi un domani, una volta che la Carisp sarà di nuovo produttrice di reddito, NON avrà nulla da rivendere e NON potrà guadagnare nulla sul suo investimento. Strana scelta: in un momento in cui lo Stato fa un grosso sacrificio per sostenere una banca fondamentale per il Paese, rinuncia a priori a vedersi remunerato questo sacrificio, non acquistando azioni ma semplicemente parcheggiando le risorse investite in un "Fondo" non remunerato.
Allora, vien da chiedersi: potrebbe esserci qualche cosa di non detto in tutta questa operazione?
Forse si.
Una serie di elementi ci fanno pensare alla possibilità che con questa operazione il governo, che da domani controllerà il Cda della cassa di risparmio, possa utilizzare la liquidità enorme della Cassa di Risparmio stessa per finanziare il debito pubblico e quindi la spesa corrente insostenibile che non ha il coraggio di ridurre.
Se ciò fosse vero, il governo potrebbe utilizzare la "cassaforte" cassa di risparmio per finanziare il debito e la spesa corrente. Uno scenario chiaramente da evitare.
Per cercare di evitare questo potenziale rischio, abbiamo presentato un apposito emendamento per chiedere esplicitamente che non si potesse usare la liquidità della cassa di risparmio per finanziare il debito pubblico, ma solo, eventualmente, specifici progetti d’investimento pluriennali da definire in apposite leggi.
Il governo ci ha detto che dovevamo fidarci, che non è loro intenzione usare la liquidità di cassa per finanziare il debito, ma naturalmente ha bocciato l'emendamento.
Ma noi da tempo abbiamo terminato di avere fiducia in questo governo e in questa maggioranza, se mai l'avessimo avuta. Anche perché' i fatti dicono che il governo sta cercando disperatamente soldi per foraggiare la spesa corrente: prima i rotschild, poi l'ifp, ora potenzialmente cassa di risparmio.
I fatti dicono che ancora una volta il governo non ha voluto prendersi impegni scritti per evitare questo rischio.
A questo punto continuiamo a ritenere fondata questa nostra preoccupazione e concreto il rischio che si voglia utilizzare la liquidità della cassa di risparmio per finanziare il debito pubblico.
Su questo invitiamo tutti i cittadini a porre estrema attenzione.

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