Civico 10 su Istituto Finanziario Pubblico

Civico 10 su Istituto Finanziario Pubblico.
Quando le entrate si riducono strutturalmente perchè l'economia crolla, come è successo a San Marino, ogni persona con un po' di saggezza ridurrebbe le uscite nella stessa maniera per mantenere il proprio bilancio in equilibrio. Così farebbe una famiglia, così dovrebbe fare lo Stato. A San Marino no. A San Marino il Governo ha deciso che alla riduzione delle entrate si farà fronte facendo debiti e che le uscite non si ridurranno, per non intaccare facili aree di consenso.
L'Istituto Finanziario Pubblico, che da giorni Civico10, assieme a Rete e a Sinistra Unita, sta tenacemente contrastando, nel suo articolo 5 prevede che lo Stato potrà chiedere finanziamenti per finanziare le necessità di liquidità della Pubblica Amministrazione, e che come garanzia di questi finanziamenti sarà messo il patrimonio dello Stato, i nostri gioielli di famiglia. Il debito che va a finanziare la spesa corrente, e che quindi aumenta sempre di più fino a diventare insostenibile.. Non potremmo immaginare nulla di più disastroso, la Grecia insegna.
Nel frattempo piuttosto che ridurre la spesa il Governo continua a spendere e spandere. Si chiacchiera di spending review ma in realtà si spendono 44 mila euro per inutili consulenze ad amici di partito per predisporre testi legislativi in realtà già pronti, si regalano 45 mila euro per non meglio precisate attività promozionali a società estere contattate non si sa dove, si finanziano con oltre 30 mila euro eventi ludici e festaioli di altri amici di partito senza nemmeno un'analisi costi e benefici, altri X mila euro per la manutenzione delle zone verdi quando vi sono disoccupati che potrebbero tranquillamente svolgere queste attività. Non dimentichiamo i 300 mila euro dati alla Rotschild non molti mesi fa, di cui non si sa più nulla, e tante altre spese pazze.
Un metodo di gestione a cui ci opponiamo fermamente. Si chiedono ai cittadini sacrifici, si prende la disastrosa strada del debito per finanziare spese su spese, fatte con delibere che non evidenziano mai le ragioni di queste spese, il perchè occorrono consulenze, il perchè si sono scelte quelle persone o quelle società, i benefici attesi e le forme di rendicontazione previste per valutare l'efficacia dell'attività svolta o finanziata. Delibere che spesso si basano su allegati che non vengono mai pubblicati sul web, cosicchè i cittadini non riescono ad avere mai tutti gli elementi di valutazione.
La malagestione delle risorse pubbliche purtroppo continua imperterrita, favorita dalla mancanza di trasparenza e quindi dalle difficoltà per i cittadini di valutare queste cose.
Anche per questo, abbiamo presentato nei mesi scorsi un ordine del giorno in Consiglio per aumentare la trasparenza delle delibere del Governo: quell'ordine del giorno è stato approvato con alcune modifiche nell'ultima sessione consigliare: entro il 30 giugno prossimo, le delibere dovranno essere corredate di allegati utili a specificare i vari dettagli di spesa per importi superiori a 100 euro ed i relativi destinatari garantendo chiarezza nei contenuti e maggiore comprensione su come si impiegheranno le risorse dello Stato. Ne verificheremo, ovviamente, l'attuazione, e informeremo subito i cittadini in caso di tentennamenti.
Riteniamo importante anche l'approvazione di un altro ordine del giorno, presentato congiuntamente da Civico10 e Rete, che riguarda la riforma del Regolamento Consigliare. Entro il 30 luglio sarà redatta una nuova proposta di Regolamento che andrà necessariamente a trattare argomenti spinosi come il voto palese/segreto, la durata degli interventi, le registrazioni delle presenze, la pubblicità delle sedute, dei verbali e delle relative registrazioni, tematiche che per ovvi motivi di convenienza si è sempre preferito lasciare nei cassetti istituzionali. Anche qui lavoreremo per incrementare la trasparenza del nostro sistema
Una boccata d’ossigeno quindi che ridà fiducia a coloro che si stanno impegnando per riportare il cittadino al centro della vita democratica nella Repubblica di San Marino.

Comunicato stampa

Anche dal Movimento 5 Stelle San Marino un no deciso all’IFP, che definisce una scelta pericolosa e azzardata e confida sulla reazione dei cittadini per tutelare la Repubblica da svendite immobiliari in favore di amici degli amici e speculatori e dall’indebitamento.

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