Civico 10 sulla monofase: "C'è un modo per recuperare i crediti"
I crediti per imposta monofase ammontano a 366 milioni di euro, di cui 158 di dubbia esigibilità, pari al 43%, ed iscritti al fondo svalutazione crediti, “che quindi probabilmente andranno persi – sottolinea il movimento – visto che ancora una volta si fa l'analisi della situazione e delle proposte per il futuro, ma per quanto riguarda le proposte per il recupero dei crediti anche attuali non c'è nulla”. Secondo Civico 10 invece c'è un modo per recuperare almeno in parte quei crediti, “e il segretario di Stato dovrebbe conoscerlo – dice – Abbiamo infatti proposto di percorrere celermente la strada individuata dalla delibera del 6 marzo 2006 e inspiegabilmente mai applicata. In quella delibera – sottolinea – si richiedeva all'Avvocatura dello Stato di procedere con cause civili nei confronti degli amministratori di quelle società coinvolte in procedure penali prescritte, come ad esempio l'inchiesta Long Drink. In questo modo – è l'idea – si potrebbe provare a recuperare parte di quella monofase mancante andando a toccare direttamente i patrimoni, spesso cospicui, degli amministratori”. Civico 10 ha anche illustrato le sue proposte sul lavoro, dopo l'approvazione della legge Belluzzi di cui il movimento condivide le finalità ma non i contenuti. “Prevediamo maggiore flessibilità – ha spiegato Franco Santi – per le imprese ma anche maggiori tutele per il lavoratore, perché l'abbattimento del costo del lavoro si avrebbe man mano che il lavoratore resta nella stessa azienda. E le categorie deboli, come gli ultra 50enni, si ricollocano con la formazione, che dev'essere gestita anche economicamente dall'impresa, per una responsabilità diffusa delle parti interessate, “visto che l'obiettivo – ha concluso Santi – dev'essere il lavoro per tutti”.