Civico 10 replica a Valeria Ciavatta: vogliamo migliorare la lotta all'evasione
Nella conferenza stampa di Bene Comune, il consigliere Valeria Ciavatta dice "Civico10 ha proposto perquisizioni personali senza autorizzazione del commissario della legge e la possibilità di entrare nella sede del contribuente per recuperare documenti senza che ci sia stato il diniego a consegnarli".
Va detto ai lettori che nel nuovo testo di riforma tributaria la maggioranza ha permesso all'Ufficio Tributario di compiere ispezioni nelle sedi dei contribuenti ma non gli ha consentito di poter verificare "pieghi o plichi sigillati, borse, casseforti, mobili o ripostigli" e di poter accedere "ai veicoli o automezzi del contribuente". Queste attività sono infatti subordinate all'autorizzazione del Commissario della Legge e possono essere compiute solo dalle forze di polizia.
La domanda è: perchè? Perchè si vuole impedire all'Ufficio Tributario di ispezionare luoghi (pensiamo solo alle casseforti o ai portabagagli degli autoveicoli) e documenti dove facilmente potrebbero nascondersi indizi di evasione fiscale? Perchè la maggioranza vuole continuare a proteggere gli evasori?
I nostri emendamenti miravano semplicemente a rimuovere questi divieti, consentendo all'Ufficio Tributario di essere più efficace nell'attività di controllo, una volta che compie una ispezione in una sede di attività.
Le perquisizioni personali, così come l'esame di documenti e richiesta di notizie relativamente ai quali sia eccepito il segreto professionale, sono vietate nel testo della maggioranza e restavano vietate anche con i nostri emendamenti. Possono essere eseguite solo dalle forze di polizia sia nel testo della maggioranza che nel nostro. Come è ovvio che sia in uno Stato di diritto.
Civico10 ha proposto una serie di emendamenti per migliorare la lotta all'evasione fiscale, che noi riteniamo una assoluta priorità. Quell'emendamento era solo una parte di una proposta complessiva che aveva il suo centro nell'idea, già ribadita nei giorni scorsi, di consentire ai consumatori di scaricare tutte le spese effettuate in territorio e documentate con Smac, carta di credito, scontrino o fattura. Questa proposta avrebbe avuto 2 effetti: 1) stimolare i consumi in territorio 2) far emergere i redditi dei venditori di beni e servizi senza fatica e senza dover fare troppe ispezioni.
Se questa idea fosse passata, i controlli dell'Ufficio Tributario, che pure noi volevamo rendere più funzionali, sarebbero stati residuali: a far emergere i redditi dei venditori ci avrebbero pensato gli stessi consumatori, che avrebbero avuto l'incentivo a documentare le loro spese per scaricarle.
La maggioranza ha come sempre respinto tutto, e ora attacca le proposte altrui. La verità è che ancora una volta la maggioranza, compresa Ap che predica bene e razzola molto male, ha voluto proteggere gli evasori fiscali. Di questo i cittadini ne tengano conto.