Cogenerazione: clima collaborativo ma Rete prende le distanze
In mattinata approvato un solo emendamento 'riformulato' in accordo con quasi tutti i gruppi. Per la ratifica finale serviranno ancora molte ore di esame in aula
Clima collaborativo in Consiglio, nell'esame del decreto sulla cogenerazione ad alto rendimento ma Rete, con il capogruppo Emanuele Santi, in apertura di seduta mattutina ha tenuto a precisare che per il Movimento “ è inaccettabile e vergognoso” ribadendo che a suo avviso è, di fatto, cucito addosso alla “Cartiera Ciacci” e permangono rischi di inquinamento acustico e ambientale, pur essendo stato sventato il pericolo di “speculazioni” sulla cessione dell'energia prodotta in esubero, anche se – ha aggiunto Santi – dovrebbe essere vietata anche verso l'estero. In mattinata approvato un emendamento, riformulato in accordo tra tutti i gruppi, ad eccezione di Rete. Uniforma la normativa sammarinese a quella europea in tema di requisiti tecnici degli impianti di cogenerazione ad alto rendimento, prevedendo soglie del 75% o dell'80% per quelli a ciclo combinato. Respinto invece l'emendamento di Rete che chiedeva un monitoraggio continuo delle emissioni ambientali ed acustiche mentre RF ha ritirato il suo, per l'adeguamento progressivo alle eventuali mutazioni delle regole europee, in cambio del successivo recepimento del principio, in un prossimo emendamento. Il Segretario di Stato Bevitori si è impegnato a dare ad una accelerata all'installazione a Gualdicciolo di una centralina di rilevamento, dell'inquinamento ambientale ed acustico, e ha precisato che i limiti, per le emissioni acustiche, per gli impianti a cogenerazione, saranno più stringenti, rispetto a quelli generali imposti dal Codice Ambientale. Al momento, il vaglio degli emendamenti al decreto non ha raggiunto nemmeno la metà di quelli depositati e anche se diversi sono stati ritirati per la ratifica saranno necessarie ancora molte ore di esame in aula.