Collegio Garante: il rifiuto all'incontro con la Reggenza
Giornata convulsa a Palazzo Pubblico. Il Collegio Garante ha di fatto rifiutato di accogliere la convocazione di un incontro con i Capitani Reggenti che – su mandato del Consiglio Grande e Generale – avrebbero voluto comunicare all'Alta Corte l'ordine del giorno approvato ieri notte all'unanimità. Il documento votato dall'aula parlamentare esprime preoccupazione sul giudizio di legittimità costituzionale dell'articolo 199ter del codice penale, su cui il Collegio era chiamato ad esprimersi nella giornata odierna.
Il Presidente del Collegio Garante Giovanni Guzzetta, nella lettera trasmessa alla Reggenza, spiega che il Collegio, all'unanimità ritiene irricevibile la convocazione, in considerazione dei rapporti istituzionali tra il Collegio Garante, il Consiglio e i suoi presidenti e cioè i Capitani Reggenti.
L'ordine del giorno del Consiglio, secondo il Collegio Garante, non può dispiegare i suoi effetti nei confronti del supremo organo di garanzia costituzionale “la cui indipendenza – si legge sulla lettera – costituisce una pietra miliare del sistema costituzionale sammarinese e della tradizione storica del costituzionalismo liberal-democratico”.
Il Collegio Garante ha dunque risposto alla Reggenza con una lettera motivata ma non avrebbe invece emesso alcuna sentenza sul caso al centro della vicenda e cioè l'istanza, presentata dal Giudice D'Appello David Brunelli, sulla costituzionalità dell'articolo del Codice Penale che sanziona il possesso ingiustificato di valori. Nello specifico i 457.900 euro confiscati a Michelangelo Fedele sulla base del 199ter.
l.s.
A questo link la lettera ai Capitani Reggenti